Cronistoria del mercato: confusione e conti da far quadrare


Ad una settimana dall’inizio del campionato di Serie A l’Inter ha completato il reparto portieri con l’arrivo di Sommer e Audero. In difesa si attende ancora un nome per fare il braccetto di destra, a centrocampo Samardzic andrà a riempire l’ultimo tassello, mentre l’attacco è mancante di una punta. Il mercato chiude il primo settembre, è vero, ma avere tutti gli acquisti entro la prima giornata non sarebbe poi un’idea così malsana. Che cosa manca?

Soldi e idee. Ma andiamo con ordine. L’Inter assesta in poco tempo i colpi Thuram, Bisseck, Frattesi e Cuadrado e cede Onana, Brozovic, Mulattieri, Colidio e Males. Poi il vuoto. Il caso Lukaku manda fuori pista la dirigenza; per una decina di giorni i nerazzurri tentano di arrivare alla cifra pattuita dal Chelsea e quando ci arrivano il giocatore si nega, perché già promesso alla Juventus. Da lì iniziano i problemi: due portieri, un difensore, un centrocampista e un attaccante. Chi prendere? In una settimana si passa da Morata a Balogun, ma entrambi hanno costi ritenuti eccessivi, il primo per l’età, il secondo idem per un certo verso, troppo imprevedibile. La priorità non diventa più la punta, perché l’Udinese è disposta a cedere Samardzic, il ventunenne centrocampista che tanto piace ad Ausilio. Si tratta.

Nel frattempo Marotta & Co preparano l’offerta inserendo Fabbian, ma si lavora anche per la punta. E più passano i giorni e più c’è la sensazione che i 30-35 mln previsti per Lukaku non bastano per prendere centrocampista e punta, anche perché mancano ancora i due portieri (altra fiction nerazzurra). Ma ecco che il West Ham è pronto a liberarsi di Scamacca, l’ex Sassuolo accetta l’offerta dell’Inter, mentre il club inglese non è soddisfatto della cifra. Piomba sul giocatore anche l’Atalanta, che offre poco di più al giocatore e al club: Scamacca si promette agli orobici, sogno finito. Giusto il tempo di riprendersi dalla batosta che arriva Sommer (finalmente) e il tanto atteso accordo con l’Udinese per Samardzic, 16 + il cartellino di Fabbian, valutato 4 mln. Sembra tutto finito, quando… l’Inter ripiomba su Balogun (dichiarato a rete unificate dai media il vero e unico obiettivo, la prima scelta).

Solo che la prima scelta in questi 20 giorni dal dopo Lukaku continua a costare sempre 40-45 mln di sterline e i Gunners non abbassano il prezzo. Le offerte dell’Inter sono due ed entrambe vengono rifiutate. Il panico è evidente, ma l’Inter non demorde e, mentre Samrdzic sarebbe dovuto arrivare lunedì, poi martedì, poi mercoledì scorso, tarda e più tarda (nonostante le visite), si creano rumors. E il West Ham si fa sotto: Paquetà verrà ceduto al City e cercano un rimpiazzo last minute. Per quanto improbabile – ad oggi ci sono dettagli contrattuali da limare – l’inserimento degli Hammers è dietro l’angolo. Durante questo parapiglia, l’Inter piomba su Taremi, attaccante del Porto, 31 anni, col fiuto del gol. Il club lusitano chiede ben 30 mln, ritenuti eccessivi dalla dirigenza, che nel frattempo abbandona del tutto la pista Balogun.

Taremi

E, come in una tragicommedia, l’Inter si ricorda che manca ancora il braccetto di difesa: Tomiyasu, Demiral e Toloi sul taccuino impolverato di Ausilio: il difensore è l’ultimo dei problemi (forse un problema difensivo ce l’ha l’Inter con 5 gol subiti ad oggi nelle amichevoli estive), la punta è più importante. Tomiyasu costa circa 15 mln, Demiral non convince a pieno vista l’altalenante tenuta fisica e il suo costo è intorno ai 12 mln, mentre per Toloi 3-4 mln. Ma acquistando un difensore a 10 mln e aggiungendo Samardzic a 16, quanti soldi rimangono per la punta?

Una ventina al max, non di più. Tra ammortamento e stipendio lordo, certamente, l’Inter vuole prendere un giocatore che non richieda cifre che superino i 12-13 mln annui. Taremi è durato meno di una partita a carte, si vira: tutto su Arnautovic, la vecchia conoscenza dell’Inter, 34 anni, usato sicuro, costo basso. Con l’intento, soprattutto, di lasciare Bologna costi quel che costi. Ecco… Il club emiliano ha fiutato la necessità dell’Inter di prendere una punta e da 8-9 mln per il cartellino di Arnautovic si è passati a quasi 20. Anche perché, poi, il Bologna dovrebbe rimpiazzare l’attaccante titolare a una settimana dall’inizio del campionato. Si naviga a vista e senza troppi soldi.

arnautovic

Ma, riflessione finale, con un reparto quasi al completo come il centrocampo, era necessario prendere Samardzic a 16 mln invece di Pereyra e completare l’attacco con un profilo più giovane e funzionale? L’altra domanda, imprescindibile, è: perché i direttori degli altri club riescono a cedere gli esuberi e noi abbiamo in rosa ancora Salcedo, Lazaro, Agoumé e Sensi che costano al club 20,6 mln annui? A questa domanda non c’è risposta, ma questa è la cronistoria del mercato nerazzurro, tra alti e molti bassi, con idee confuse e conti da far quadrare.

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