La Gazzetta dello Sport è tornata a parlare del rinnovo di Simone Inzaghi: “Quando ha messo la firma sul nuovo contratto, una settimana esatta dopo essere tornato dal Giappone, ha finalmente ottenuto lo status che pretendeva. Non era poi tanto felice di iniziare una stagione senza “protezione” e con pericolosa scadenza 2024, pensava che con lo scatto finale fino a Istanbul si fosse meritato di aggiungere un annetto in più. I malumori sono stati stoppati in partenza perché anche i dirigenti hanno condiviso l’idea e il rinnovo fino al 2025 è sgorgato con naturalezza: dalle prime chiacchierate esplicite in Sol Levante con il d.s. Piero Ausilio alla visita del suo agente, Tullio Tinti, nella stanza dell’a.d. Beppe Marotta in viale della Liberazione il 7 agosto”.
“È stato premiato il percorso poderoso in Champions finito tra le lacrime di Istanbul, ma più in generale il modo in cui Simone ha riattaccato i pezzi di una stagione che rischiava di scollarsi del tutto nel momento più delicato ad aprile. Le prime tre vittorie della stagione senza traccia di gol preso sono lì a confermare la bontà della scelta, ma sarà il percorso sul lungo periodo a essere l’ultimo giudice: la seconda stella sfuggita in entrambe le stagioni di Inzaghi è il rimpianto e l’obbiettivo dichiarato della società. Quando un mese fa ha siglato l’intesa per proseguire insieme, Inzaghi ha accettato un prolungamento senza ritocco dell’ingaggio: rimane di 5 milioni, nella speranza di aggiungere bonus legati a future vittorie”