Sanchez, Inter arrabbiata: “Il club gli aveva chiesto di rimanere a Milano”

Non è la prima volta che Alexis Sanchez abbia a che fare con problemi di anemia. Stavolta però l’Inter risulta più infastidita del solito per un motivo, secondo Gazzetta dello Sport.  “I dirigenti nerazzurri non sono entusiasti – eufemismo – del comportamento del giocatore, a cui era stato caldamente consigliato di non andare in nazionale, così da restare a Milano per recuperare sotto ogni punto di vista, anche quello della condizione fisica”.

Il quadro clinico non è così preoccupante da negare al giocatore di scendere in campo.  “L’idoneità infatti è stata regolarmente concessa dal Coni – spiega Gazzetta -. Con un consiglio e un obbligo in allegato. Il consiglio: per estrema cautela, l’Inter ha recepito l’invito a tenere l’attaccante a riposo con la Fiorentina, così da completare la cura senza rischi. L’obbligo, poi: la visita di idoneità, che solitamente per ogni calciatore si fa una volta a inizio stagione, dovrà essere ripetuta dal cileno a metà stagione, alla fine del girone d’andata”.

I dirigenti avevano parlato a lungo con il cileno, spiegandogli in tutti i modi che sarebbe stata cosa buona e giusta restare ad Appiano. Di più: la società ha parlato anche con lo staff medico cileno e i dirigenti della federazione, senza però trovare aperture. Ma soprattutto, senza trovare la sponda del giocatore, che infatti è partito (seppur con un giorno di ritardo rispetto al programma iniziale). Nessuno in casa Inter si illude dunque che il giocatore salti il match con la Colombia. Logica vuole, a quel punto, che Sanchez sarà a disposizione anche contro il Milan. In ogni caso l’Inter ripeterà gli esami del caso sul giocatore appena rientrerà in Italia. Per la verità, a preoccupare è anche la condizione fisica, non ottimale dopo un’estate senza squadra”. 

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