L’Inter fa sul serio. La società ha presentato il progetto del nuovo stadio ai sindaci di Rozzano e Assago e Beppe Marotta a Sky Sport ha detto: “Uno stadio è un contenitore di emozioni, ha dalla sua un grande senso di appartenenza, chiaro che tutti i club ne vogliano avere uno. Su questo ci sta lavorando Antonello, oggi è stata una giornata importante. L’auspicio è che si possa arrivare ad avere questa casa nuova”.
Di certo, la notizia del nuovo stadio è la conferma che la famiglia Zhang non solo non ne vuole sapere di lasciare ad altri la proprietà del club ma anche (e soprattutto) che vuole investire su ciò che manca alla società per essere alla pari con gli altri top club: una casa propria, con tutte le opportunità economiche conseguenti.
D’accordo: nel pallone il romanticismo ancora conta e abbandonare la scala del calcio susciterà molti sospiri di tristezza ma bisogna andare avanti e pianificare lo sviluppo di tutte le strade necessarie per rafforzare la competitività.
Ora, sappiamo che la capienza sarà di 70mila posti, ovvero poco meno di quella del Meazza. Un numero congruo all’affetto costante del popolo nerazzurro. Inoltre, attorno allo stadio ci sarà un parco verde aperto al pubblico, strutture sportive, ristoranti, negozi, ecc. Insomma, quel luogo sarà una vera e propria cittadella del tifoso interista. Roba da sognare già da stasera.
Però, c’è un però. E riguarda il nome. Come si chiamerà? Speriamo non sia quello di uno sponsor (anche se il rischio c’è). Sarebbe, invece, fantastico, che avesse il nome di un campione della storia nerazzurra. Chi? Il primo nome che viene in mente è senza dubbio quello di Giacinto Facchetti, icona della passione interista. Poi, c’è quello di Luisito Suarez. E forse possiamo fermarci qui. Anche perché tutti gli altri che attraversano la nostra mente sono, per fortuna loro, vivi e vegeti e, si sa, non si intestano luoghi a chi è ancora tra di noi. Tocchino, quindi, ferro Sandro Mazzola, Ronaldo e Javier Zanetti.
Certo, ci sarebbero anche altri nomi che accarezzano il cuore di tutti noi, come Angelo Moratti e l’avvocato Peppino Prisco… però, cari tifosi nerazzurri, quanto sarebbe romantico dire o sentire: “In diretta dallo stadio Giacinto Facchetti…”, no?