Davide Frattesi con il gesto del “4” a Krunic ha infiammato il popolo nerazzurro aprendo il dibattito se uno sfottò, con una squadra avversaria umiliata e al tappeto com’era il Milan, sia giusto o meno.
Carlo Pellegatti, storico giornalista di fede rossonera, annuncia un video rivolto proprio a Frattesi. Intanto sottolinea: “Siamo a Milano, Milano che vince e stravince, Milan che vince, Inter che vince, tanti campioni hanno indossato le maglie di Milan e Inter. Milano è la città che ti dà la mano a fine partita. Non va bene e dedicherò un video al signor Frattesi, che è arrivato da poco a Milano. A viale Capelli i tifosi vanno a vedere insieme il derby…”.
Anche il giornalista di Panorama Giovanni Capuano interviene sulla questione:
“Frattesi farà bene a mettersi in fretta sulla linea d’onda del derby di Milano. Che è aspro, spesso di alto livello, pieno di colore e sfottò ma anche unico visto che in linea di massima giocato in una città che sa rispettare anche chi perde e non solo celebrare chi vince”.
E allora, per chi avesse poca memoria, noi vogliamo ricordare lo striscione anti Inter (“La Coppa Italia mettila nel culo”) esposto sul pullman scoperto a bordo del quale i giocatori del Milan nel 2007 stavano festeggiando la vittoria della Champions (Ambrosini fu anche deferito dalla Commissione disciplinare della Figc), e ancora il dito medio di Calabria, Pioli che zittisce Mourinho, gli insulti e gli sfottò dei milanisti a Calhanoglu (toccando vicende familiari)…
Suvvia, i 5 gol e i 5 derby di fila vinti che scrivono la Storia della stracittadina milanese fanno male ma fanno più male accampare scuse di bon ton in questioni di tifo, che è da sempre il sale del calcio. Chiaro è che il sale sulle ferite vive brucia assai.
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