Il Milan ha superato il Verona con il punteggio di 1-0 al termine di una gara sofferta. Le parole di Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport: “Alla fine della partita mi telefona un mio amico e mi fa: «Adesso sì che sarai contento, il Milan ha vinto». E io: «Poco». «Perché?» mi domanda lui. Risposta facile: «Perché ho visto un Milan che ancora arranca». Non mi faccio incantare dal risultato, anche se battere il Verona non è mai semplice”.
“Il problema è che la squadra di Pioli non è ancora un collettivo. Essere un collettivo significa avere undici giocatori attivi con e senza palla, significa fare pressing, significa non fare lanci, significa tenere il pallone rasoterra, significa muoversi sempre. Leao ha fatto un bel gol, ma oggi il Milan esiste soprattutto per il portoghese e questo è un limite. Leao, con il suo modo di stare in campo, con i suoi mancati rientri, con la mancata partecipazione al lavoro del gruppo, è quello che non ti permette di diventare un collettivo. Se si vuole fare un salto di qualità, in direzione di un calcio più europeo, è fondamentale che tutti siano funzionali al progetto e che tutti si sappiano sacrificare in nome della squadra”.