Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti ha parlato a ‘PoretCast’: “Madre natura mi ha fatto giocare fino a 41 anni senza avere praticamente mai nessun infortunio se non questo qui che mi arriva a 39 anni – ha raccontato -. Mi sono rotto il tendine d’Achille e ho capito subito che era grave. Tutti pensavano che la mia carriera fosse finita, io già pensavo a come lavorare e a come rientrare perché non volevo chiudere così. Dipende molto da come uno affronta le difficoltà, io sono un ottimista, sempre positivo. E mi sono regalato un’altra stagione da protagonista. Adesso ci sono anche gli psicologi che ti aiutano, quando giocavo io non c’erano, credo che siano molto utili perché spesso dietro alcuni infortuni c’è un problema mentale”.
Le parole di Zanetti
“Mourinho ci ha portati a credere che potevamo vincere anche in Europa, ci ha fatti andare oltre le nostre possibilità. C’era convinzione da parte di tutti che fosse la strada giusta, in due anni noi ci sentivamo imbattibili. Per batterci sentivamo che gli altri dovessero fare cose straordinarie, lui era un grande condottiero. In conferenza sembra una cosa, ma in realtà è molto alla mano, comprensivo. E trattava tutti uguale, giocava sempre chi meritava. Spesso non si parla di chi va in panchina, ma sono loro che ti fanno giocare bene, sono fondamentali e spesso possono diventarlo nei momenti chiave della stagione”.
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