Il salto di qualità dell’Inter tanto decantato da Arrigo Sacchi sembra finalmente essere arrivato. Nel suo editoriale su Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico del Milan e della Nazionale si è complimentato con la squadra e con Simone Inzaghi dopo il successo contro il Benfica. “La loro è stata una vittoria di stampo internazionale per il modo in cui hanno interpretato la partita. Devo ammettere che erano partiti così così, ma poi sono venuti fuori alla distanza e nella ripresa sono stati fantastici. Dopo il gol hanno continuato ad attaccare, ad aggredire, non si sono mai fermati. Bravissimi. E, cosa tutt’altro che da trascurare, non hanno corso alcun rischio: ciò significa che se il pallone lo tieni tu gli avversari hanno meno occasioni per crearti pericoli. A me sembra una questione tanto logica, eppure non sempre le squadre italiane si comportano in questo modo. L’Inter lo ha fatto ed è stato un bel vedere. Se, invece, dopo il gol del vantaggio di Thuram, fosse arretrata e avesse soltanto pensato a difendersi, chissà che cosa sarebbe successo. Di certo il Benfica avrebbe avuto qualche opportunità in più per raggiungere il pareggio”.
“Questo è il metodo giusto se si vuole vincere, convincere e crescere. Perché con questo atteggiamento propositivo aumentano il coraggio e l’autostima dei giocatori. Nel calcio, come nella vita, serve ottimismo: e come puoi essere ottimista se lasci l’iniziativa all’avversario e ti affidi solo a qualche contropiede? Ottimista lo diventi attraverso il dominio del campo e del gioco. L’Inter mi è piaciuta perché ha praticato un calcio europeo, e secondo me meritava anche il secondo e il terzo gol. Non abbia timori, Simone, sia convinto delle sue idee. Se è convinto lui, anche i suoi giocatori lo saranno e i nerazzurri potranno davvero fare un percorso importante in Champions”.