Il caso scommesse rischia seriamente di essere un nuovo terremoto per il mondo del calcio. Dopo Fagioli (Juve), Zaniolo (Aston Villa, ex Roma) e Tonali (Newcastle, ex Milan) – tutti e tre indagati nell’inchiesta avviata dalla Procura di Torino – il fotogiornalista Fabrizio Corona rivela il nome di Zalewski (Roma). Nel frattempo la polizia è arrivata a Coverciano nel ritiro della Nazionale per notificare l’avviso di garanzia a Tonali e Zaniolo e sequestrare smartphone ed altri device. I due nel frattempo hanno lasciato il ritiro.
L’inchiesta potrebbe coinvolgere altri 10 calciatori anche se lo stesso Corona, sul proprio profilo Instagram, ha ammesso di avere altri 50 nomi di giocatori di Serie A coinvolti nel caso scommesse. Lo ha svelato in una telefonata con un giornalista del Corriere della Sera. Stando a quanto riportato da La Repubblica, gli inquirenti si sarebbero imbattuti su Nicolò Fagioli monitorando una agenzia di scommesse di Torino che piazzava puntate parallelamente anche tramite piattaforme vietate.
Le chat di Fagioli avrebbero scoperchiato il vaso di Pandora, con sempre La Repubblica che spiega “sono una decina, c’è un compagno della Juve di seconda fascia”, ma sarebbero coinvolti anche calciatori di Milan, Inter, Cremonese, Roma e Lazio. Insomma un nuovo colpo durissimo per il nostro calcio, e che potrebbe costare molto caro ai giocatori coinvolti. Se dal punto di vista penale infatti i protagonisti di questa brutta storia se colpevoli potrebbero andare incontro ad una multa, da quello sportivo rischiano grosso. I tesserati infatti non possono scommettere su eventi sotto l’egida di UEFA, FIFA e FIGC, e per questo potrebbero essere puniti fino ad un minimo di 3 anni di squalifica. Una pena da scontare anche nel caso in cui i calciatori militino in squadre straniere.
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