Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, è stato intervistato da Il Pertini Radio in occasione del ricevimento della Spiga d’Oro 2023 conferita dal Comune di Cinisello Balsamo. “Qui a Cinisello sono nato e vissuto fino a 28 anni con la mia famiglia. Qui a Cinisello ho conosciuto la donna con la quale ho vissuto per tanti anni e che mi ha dato due figli meravigliosi”.
“Mi basterebbe Piero. Pur essendo un personaggio pubblico, in trent’anni che faccio calcio la gente mi riconosce più per questo scherzo che per il mio lavoro. Quel momento è stata una cosa divertente. In quel momento è stato istintivo rispondere così, non so nemmeno come mi sia arrivata però è riuscita bene come meme”.
“Lo giudico positivo – continua Ausilio -. Non era facile. Tutte le stagioni iniziano con delle difficoltà. Quest’anno la difficoltà è stata per scelta nostra, quella di effettuare un grande cambiamento. Abbiamo cambiato circa 12 giocatori. Al di là dei bravi e meno bravi, dopo tanti cambiamenti i rischi ci sono. Pur avendo perso giocatori che hanno fatto la storia dell’Inter come Handanovic, D’Ambrosio, i nuovi si sono calati benissimo nella realtà. L’inizio è stato positivo. Qualche inciampo c’è stato ma fa parte del percorso”.
“Più facile la mia risposta, Thuram assolutamente. E’ un ragazzo che ha voluto l’Inter. Ha scelto lui. Due anni fa l’operazione era quasi conclusa, ma un infortunio ha bloccato tutto. Però non ci siamo mai dimenticati di lui e lui non si è mai dimenticato dell’Inter, perché nonostante le richieste di altre società lui ha scelto di venire da noi”.