Gerhard Struber, tecnico del Salisburgo, ha parlato in conferenza stampa a San siro alla vigilia del match di Champions League contro l’Inter. “Dobbiamo trovare una motivazione incredibile, che di fatto si trova: siamo alla Scala del calcio, c’è più da vincere che da perdere per noi. Dovremo mettere i nostri principi di gioco sul campo e influenzare la partita in modo da portare a casa dei punti”.
L’Inter può mettere in difficoltà tutti, che partite sarà?
“Nelle ultime settimane abbiamo osservato a lungo l’Inter, abbiamo visto che hanno fatto alcuni cambiamenti, anche se pochi, nei modelli che usano. I principi sono quelli, domani dovremo riuscire a essere focalizzati su noi stessi, riuscire a portare sul campo la nostra proposta di gioco e portare in campo le nostre armi personali. Non dipende soltanto da loro”.
San Siro avrà più di 70 mila spettatori. Come se ne esce?
“Diciamo che è il nostro lavoro, dovremo essere bravi a sfruttare questa atmosfera, cercando allo stesso tempo di essere concentrati su quello che c’è da fare. Non possiamo dire che saremo indifferenti, ma dovremo cercare di sfruttare quest’atmosfera per rimanere concentrati”.
Il suo avversario diretto è Simone Inzaghi. È da un bel po’ di tempo che allena al top, qual è la chiave del suo successo?
“Ha un’idea di gioco molto chiara: l’ha già dimostrato alla Lazio, ha dei modelli molto chiari che segue, vuole dominare col gioco ed è bravo con le sue rotazioni, in maniera molto dinamica. E quindi riesce anche a lavorare con giocatori che in carriera hanno fatto tante cose, qualcuno di loro ha vinto anche un mondiale: ha qualità pazzesche. La gestione che ha lui è quello che gli dà il quid in più per motivare i suoi giocatori. Ha grande esperienza”.
Inzaghi ha detto che il Salisburgo è una squadra molto pericolosa. Cosa ne pensa e quali sono le vostre possibilità di vincere qui domani?
“Le sue parole non ci possono che fare onore, allo stesso tempo non si tratta di pensare alla vittoria, ma alla prestazione che vogliamo portare in campo domani sera davanti a questo pubblico. Vedremo quale sarà l’esito, ma è chiaro che siamo venuti a Milano per portare a casa qualcosa: vogliamo essere molto spiacevoli e antipatici come avversario per l’Inter”.
Cosa teme di più a livello tattico dell’Inter?
“Abbiamo potuto vedere tante azioni pericolose, specie create con i cross e con il gioco di posizione. Dovremo essere flessibili per difenderci in momenti del genere: dovremo mostrare resilienza, di saper soffrire in momenti così, per esempio nelle transizioni. Dovremo essere pronti non solo per Thuram o per Lautaro, ma per tutta la qualità dell’Inter”.