“I miei pensieri e la mia testa sono sempre rivolti all’Inter”. Con queste poche parole Lautaro Martinez, nel red carpet della cerimonia per il Pallone d’Oro, ha risposto alla domanda su una eventuale chiamata del Real Madrid. Gazzetta dello Sport spiega perché le parole del Toro possono considerarsi sincere.
“Se c’è una cosa su cui tutti possono mettere la mano sul fuoco, quella è la serietà e l’onestà del Toro (a differenza di Skriniar e Lukaku ndr), uno che non parla mai tanto per farlo, a cui non manca il coraggio di affrontare argomenti scomodi o situazione ambigue. Uno che ci ha messo la faccia sempre in queste sei stagioni all’Inter, che è cresciuto insieme al club di cui ora – con orgoglio – è diventato simbolo e capitano. E Lautaro è un capitano vero, che bacia la maglia semplicemente perché, se fosse per lui, non la cambierebbe più. Questa, però, è un’altra storia e il club e il suo agente stanno lavorando proprio per arrivare al lieto fine”.
Arrivare più in alto possibile con l’Inter e continuare a vincere con l’Argentina. Sono questi gli obiettivi di Lautaro. Ed il club nerazzurro sta lavorando per renderlo una bandiera. Le parti sperano di brindare entro fine anno alla nuova intesa da 7 milioni netti l’anno, che lo renderebbe il giocatore più pagato della nostra Serie A, campionato in cui «in questo momento nessuno è come lui», aveva sottolineato Marotta. L’atteggiamento del Toro, di sicuro, non cambierà: troppa la voglia di realizzare tutti i suoi sogni. Con l’Inter, ovviamente“.