Moratti ha parlato alla Gazzetta di Parma, dieci anni dopo l’addio all’Inter: “Era venuto il momento di passare la mano. C’erano già le avvisaglie di quello che sarebbe diventato il mondo del pallone: questo è un calcio che una famiglia, ma dovrei dire un uomo solo, non è in grado di gestire in rapporto a un club di primissimo livello. L’Inter non mi manca, anche perché non ho proprio avuto il tempo per farmela mancare. La seguo da tifoso, allo stadio preferisco la tv”.
“Vedo un buon clima intorno alla squadra. In questo momento mi sembra solida e costante nel rendimento. San Siro? Non vedo la ragione per buttarlo giù. È un simbolo del calcio milanese e, in definitiva, di tutta Milano. Ci stupiamo, giustamente, se un giocatore scommette sulle partite, ma dimentichiamo che ci sono club sponsorizzati da aziende di allibratori. Non è questo il calcio che piaceva e piace a me”.