Il derby d’Italia non è una sfida come le altre. E’ una gara dai valori altissimi, sia per quello che c’è in palio, ma anche per i giocatori impiegati dalle due formazioni. Una sfida da quasi un miliardo di euro, se si considera il valore complessivo delle due formazioni. Bilancia che pende dalla parte dell’Inter per circa 150 milioni.
“Il monte stipendi, considerando solo il netto e quindi escludendo dal computo i benefici del Decreto Crescita, invece, è sostanzialmente pari. La distanza, a favore della Juve, è sotto i 2 milioni di euro. È la dimostrazione di un cambiamento in atto. Per anni il club bianconero ha fatto il vuoto sul campo, ma anche per gli ingaggi, sfruttando una capacità di spesa superiore. Ma ora quella supremazia non c’è più. L’attenzione ai costi è di casa anche in viale Liberazione. Ma con focus soprattutto sulla spesa per i cartellini: preferibile, da punto di vista nerazzurro, ingaggiare svincolati, magari pagando di più per i loro emolumenti, piuttosto che investire in cartellini, appesantendo il cumulo degli ammortamenti”, sottolinea il Corriere dello Sport.
“L’unico giocatore protagonista del big-match dal valore in tripla cifra è Lautaro. L’argentino è il secondo gioiello più prezioso della serie A: lo precede soltanto il napoletano Osimhen (120), mentre la terza piazza è occupata dal milanista Leao (90). Il primo juventino è Vlahovic, sesto, a quota 70 milioni. Allargando lo sguardo alla Top Ten del campionato, ci sono ben 4 interisti (Barella, Bastoni e Dimarco si aggiungono al Toro) e solo un paio di juventini (Chiesa dopo il bomber serbo)”.
“Non è nerazzurro, invece, il più pagato. Analizzando le due rose, infatti, su tutti svetta Pogba, con i suoi 8 milioni all’anno. Il primo nerazzurro, Calhanoglu, arriva subito dopo, con i 6,5 milioni assicurati dal rinnovo sottoscritto giusto pochi mesi. E Lautaro? Beh, si deve accontentare di 6 milioni… Ma lo scenario è destinato a cambiare. A breve, infatti, l’argentino prolungherà il suo vincolo con l’Inter e i suoi emolumenti si isseranno attorno ai 7,5-8 milioni”.