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Benfica-Inter 3-3, PAGELLE: Frattesi dal disastro alla reazione, Klaassen solo disastro

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L’Inter pareggia a Lisbona una gara dai due volti. Male nel primo tempo, molto molto bene nella ripresa, quando la squadra sfiora anche il clamoroso sorpasso che non si avvera e si spegne con il tiro di Barella sulla traversa.

Pagelle

Audero 6,5 – Sui gol può farci ben poco, ma si dimostra pronto e reattivo quando serve. Benissimo su Di Maria nella ripresa.

Bisseck 6 – Primo tempo da incubo, dove sbaglia praticamente tutto. Molto bene nella ripresa, dove è quasi perfetto salvando anche un probabile gol con un recupero strepitoso.

De Vrij 6,5 – Uno dei migliori in assoluto. Subisce anche lui il brutto primo tempo della squadra, ma nel complesso si fa trovare pronto chiudendo sempre con puntualità e ripartendo anche lucidamente.

Acerbi 6,5 – Si fa notare più in appoggio che in fase difensiva, dove tuttavia sbaglia anche qualcosina, ma a gioco lungo dimostra il suo enorme temperamento. Finisce in crescendo ed impreziosisce la gara l’assist per il gol di Frattesi.

Darmian 6,5 – Uno dei più lucidi nel primo tempo. Cresce come tutta la squadra nella ripresa e svolge il suo compito con la solita maestria.

Frattesi 6,5 – Nel primo tempo va in barca, correndo a vuoto e capendoci poco. Nella ripresa, specialmente dopo il suo gol, diventa un altro giocatore ed abbiamo rivisto finalmente il Frattesi devastante che conosciamo.

Asllani 5,5 – Commette un grosso errore sul secondo gol del Benfica e per tutta la gara fa fatica a lasciarselo alle spalle. Come tutti cresce nella ripresa, ma il suo rendimento non è sufficiente a dare le giuste geometrie alla squadra.

Klaassen 5 – Praticamente non entra in partita, corre spesso a vuoto e si vede pochissimo. Quasi ingiudicabile.

Carlos Augusto 6 – Fa il suo senza grandi squilli e, specie nella ripresa, fa valere le sue doti fisiche.

Sanchez 6 – A vuoto come tutti nella prima parte. Meglio nel secondo tempo, quando i suoi movimenti sono più efficaci. Corona la serata con il gol del pareggio su rigore.

Arnautovic 6,5 – Segna il suo primo gol con l’Inter che riapre la gara. Si muove discretamente anche nel primo tempo, quando sciupa una buona occasione. Nella ripresa sale come tutti i suoi compagni e fa valere il suo fisico.

Subentrati

Barella 6,5 – Si fa subito notare al suo ingresso. Porta vivacità e spunti interessanti. Subisce anche un fallo bruttissimo che costa il rosso a Silva. Nel finale centra una clamorosa traversa con un tiro al volo che meritava miglior fortuna.

Cuadrado 6 – Molto cercato dai compagni, cerca lo spunto vincente senza fortuna, mette qualche buon cross, ma spesso si intestardisce in giocate che non portano a nulla.

Thuram 6,5 – Il suo ingresso e quello di Barella spaccano letteralmente la partita. Il suo primo pallone giocato porta il rigore e nei minuti seguenti mette sempre in apprensione la difesa portoghese.

Dimarco 6,5 – Prima da braccetto e poi da esterno tutta fascia, fa in pieno il suo dovere. Mette in mezzo anche un paio di palloni molto interessanti.

Lautaro 6,5 – Con il suo ingresso l’Inter prova addirittura a vincere la gara e non ci riesce per questione di millimetri. Nei pochi minuti in campo, ha il tempo di dimostrare tutto il suo enorme potenziale.

Allenatore

Inzaghi 7 – Probabilmente tra il primo e il secondo tempo ha saputo toccare le corde giuste all’interno dello spogliatoio. Dopo una prima parte nella quale la squadra non era praticamente entrata in campo, nella ripresa di è vista un’Inter di caratura europea, che ha fatto 3 gol in pochi minuti, sfiorando anche la vittoria. Una prova di forza non indifferente per il gruppo, nel quale è ovvio che ci sono dei titolarissimi praticamente insostituibili, ma nel complesso, anche stasera abbiamo avuto la prova che l’ambiente è solido e tutti remano dalla stessa parte. Grande prova di carattere che, anche se non era decisiva per il passaggio del turno, dà una dimensione ancora maggiore al lavoro che sta portando avanti la squadra. Alla fine la grande rivoluzione portata avanti da Inzaghi in questa serata, nella quale in pratica ha schierato tutte le seconde linee, diventa una sua grande vittoria.

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La Redazione