Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, in un’intervista concessa a “Cronache di Spogliatoio” ha parlato di diversi temi: dall’addio di Skriniar, alla permanenza di Zhang fino all’importanza di Lautaro e Darmian.
ADDIO CON SKRINIAR – “Ci sono state delle divergenze, delle difficoltà tra lui e l’Inter. Questo ha portato alla rottura del rapporto di amicizia, appartenenza che c’era tra noi. Lui è andato a Parigi e noi siamo andati avanti senza di lui direi bene”.
LAUTARO – “Lautaro è innanzitutto un bravissimo calciatore, ma anche un bravissimo papà. È un giocatore che ha dentro di sé dei valori importanti: ama l’Inter come l’Inter ama lui, questo è un bel concetto. Lui vuole rimanere e noi siamo contenti di tenercelo. Oggi è già una bandiera perché è il capitano della squadra. Se ti danno la fascia è perché c’è un pochino di differenza rispetto agli altri”.
DARMIAN – “Qual è stato il giocatore meno quotato che ha preso e che poi si è rivelato un grande campione? Ci sono molti esempi. Quello più recente è quello di un grandissimo professionista: Matteo Darmian. È un ragazzo che Ausilio ed io abbiamo preso per pochissimi soldi e oggi invece è un giocatore che vale molto molto di più, che stimo di più per la serietà che ha e per un’insieme di valori. Matteo è un ragazzo che piano piano ha dimostrato il suo valore senza che i giorni gli abbiano dato tanto spazio”.
PRESIDENTE ZHANG – “Zhang è giovane, bravo ambizioso, ha voglia di fare il presidente dell’Inter… Speriamo che rimanga”.
ACQUISTO PIU’ DIFFICILE – “Pogba. Era poco più grande di voi quando lo abbiamo preso ed è stata una trattativa molto complicata. Perché arrivata dallo United, non aveva firmato il rinnovo quindi c’erano tante squadre che lo volevano. Era difficile trattare il suo acquisto, è stato molto complesso”.
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