Dopo la vittoria di Napoli raccontò: “Ho abbracciato i miei giocatori uno ad uno”. E per lui era il primo successo allo stadio ‘San Paolo’, oggi ‘Maradona’.
Dopo il poker di ieri all’Udinese ha detto: “Questo gruppo ci dà dentro dal 13 luglio, si lavora benissimo. Abbiamo fatto gol molto belli, sono stati bravissimi i ragazzi”.
E poi il siparietto a Sky con Dimarco: “Se chiamiamo Inzaghi il ‘demone di Piacenza’? Noi lo chiamiamo mister e basta”, e giù risate a go go tra tecnico ed esterno.
Sì, perchè il segreto di questa Inter è lui: Simone Inzaghi, soprannominato dai tifosi ‘demone di Piacenza’.
Ma perchè questo soprannome? Arrivare all’Inter dopo l’addio di Antonio Conte e la conquista dello Scudetto del 2021 non sarebbe stato facile per nessuno: non lo è stato neanche per Simone Inzaghi. Dopo più di due anni dalla sua nomina ad allenatore dei nerazzurri, però, il tecnico ex Lazio è diventato, nonostante alcuni alti e bassi, uno dei simboli della tifoseria interista.
Scrive Goal.com: “Chiaramente, si tratta di un soprannome nato sui social, legato al concetto “let him cook”, che va abbastanza forte: “lasciatelo cucinare”. Tant’è che, molto spesso, nel corso degli scorsi mesi a Inzaghi sono state riferite frasi come “il demone sta cucinando”, ma cucinare cosa? Soluzioni volte a cambiare l’Inter: nella passata stagione Hakan Calhanoglu regista, ad esempio, vera e propria svolta nell’annata che ha portato i nerazzurri in finale di Champions League, ma non solo. Da qui, insomma, nasce il soprannome di “demone di Piacenza”, una figura capace di “cucinare” soluzioni “diverse” per l’Inter”.