Xavier Jacobelli ha scritto sul Corriere dello Sport il giorno dopo lo 0-0 con la Real Sociedad: “L’Inter stacca il piede dal turbo, pareggia a San Siro con la Real Sociedad che vince il girone per la miglior differenza reti, ma si consola con gli oltre 60 milioni di euro che la qualificazione agli ottavi le assicura, market pool escluso”.
“E giova ricordare come la squadra di Inzaghi avesse già tagliato il traguardo con due turni d’anticipo per la seconda volta nella sua storia ai massimi livelli europei. Il primo tempo è stato caratterizzato dallo sterile dominio territoriale dei baschi che, però, non hanno mai impensierito Sommer. Sull’altro fronte, le folate di Thuram ne hanno confermato lo stato di grazia, dando l’impressione che l’Inter aspettasse il momento propizio per colpire. Tuttavia, così non è stato nemmeno nella ripresa, noiosa e povera di spunti, a parte il tuffo di Kubo in area interista, giustamente punito dal Var con l’ammonizione per simulazione. Così, il pareggio finale ha permesso ai baschi di vincere il gruppo D per presentarsi al sorteggio del 18 dicembre in una posizione migliore rispetto a nerazzurri. Sulla carta, poiché il precedente di un anno fa potrebbe risultare beneaugurante: anche allora l’Inter si piazzò seconda, alle spalle del Bayern, negli ottavi incontrò il Porto e sappiamo com’è andata a finire lungo la strada che ha portato sino a Istanbul. Sappiamo anche come finì nel 2010, seconda nel girone alle spalle del Barcellona e poi…”.