“I nerazzurri hanno lasciato il pallone agli avversari per quasi tutta la partita e questo è un errore da non commettere. È vero che gli spagnoli non sono quasi mai stati pericolosi, ma hanno avuto la possibilità di gestire il ritmo della partita. La Real Sociedad ha ottimi palleggiatori, al 36′ del primo tempo gli spagnoli avevano l’ 80 per cento del possesso, I’Inter non ha mai fatto pressing. Questo è un aspetto su cui lavorare” – ha esordito così Arrigo Sacchi sulle colonne della Gazzetta dello Sport parlando della sfida di ieri di Champions League – “Non c’è dubbio l’Inter di Simone Inzaghi, nelle ultime stagioni, è cresciuta parecchio, questo non va mai dimenticato. Adesso si tratta di completare l’opera per diventare protagonisti anche a livello europeo”.
“Bisogna aumentare le soluzioni offensive, non si può pensare di colpire gli avversari soltanto col contropiede. lo credo che Inzaghi sia un bravo allenatore e sono certo che cercherà di alzare l’asticella. Se i giocatori lo seguiranno, e non ho dubbi riguardo a questo aspetto, vedrete che l’Inter farà un notevole scatto in avanti: ha elementi di classe, con grande fisicità e ottima tecnica. C’è tutto, insomma, per fare bene”.
“I rischi sono chiari e si chiamano Arsenal, Bayern Monaco, Real Madrid, Manchester City, forse Barcellona, se oggi si confermerà primo nel girone. Però sono sincero: l’Inter non deve avere paura di questi squadroni: ha le possibilità e le qualità per giocarsela contro chiunque, a patto che faccia quei miglioramenti in termini di gestione del pallone e di pressing. I nerazzurri hanno grandi giocatori, non scordiamocelo: Lautaro, Thuram, Calhanoglu, Barella sono campioni”.
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