Episodio contestato nel primo tempo di Lazio – Inter (terminata 0-2), quando i nerazzurri hanno reclamato a lungo chiedendo un calcio di rigore. Il protagonista è Gila, difensore della Lazio, intervenuto in maniera scomposta all’interno dell’area biancoceleste. L’arbitro Maresca, però, ha deciso di lasciare correre ed il VAR non ha richiamato il direttore di gara.
Il pensiero di Luca Marelli, opinionista arbitrale di Dazn: “È un episodio che merita un approfondimento, per spiegare perché non è calcio di rigore. È un episodio che viene classifica come auto-giocata: se Gila avesse avuto le braccia così larghe a fronte di un tiro o di un cross, sarebbe stato sicuramente calcio di rigore. Invece, in questa circostanza si trova totalmente da solo: sta cercando di controllare un pallone e le braccia sono in posizione naturale. Voleva controllare con altra parte del corpo, forse il petto, invece lo fa col basso ventre e gli è sfuggito”.
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