L’Inter esce dalla Coppa Italia solo dagli ottavi. Peccato. Inutile nascondere un po’ di delusione, del resto i nerazzurri erano i dententori del trofeo da due anni. Non è sembrata neanche così immeritata l’eliminazione per quanto si è visto nei 120 minuti con il Bologna, con l’Inter che avrebbe meritato anche di chiudere la questione prima dei supplementari.
Di mezzo si sono messe sfortuna e imprecisione dei singoli (il rigore di Lautaro, Arnautovic che spreca malamente) due fattori che se uniti insieme possono portare alla sconfitta come successo ieri sera, ma anche tante volte nello scorso campionato. Il gol di Carlos Augusto sembrava una liberazione: “Finalmente!”, “Ma non potevamo farlo prima?” le frasi che ci passavano nella testa in quei minuti. L’attenzione si è poi rivolta alle condizioni di Lautaro, speriamo nulla di grave. Nel secondo tempo supplementare gli episodi che hanno ribaltato risultato e giudizi. Due giocate paradisiache di Zirkzee, la prima fortunata e l’altra pura classe, hanno ribaltato il risultato in favore del Bologna.
L’eliminazione brucia, per come è arrivata. Già avremmo volentieri evitato i supplementari, perderla anche ha fatto sembrare il tutto un’inutile spreco di energie fisiche e mentali. Soprattutto per chi il freno a mano in queste settimane non lo ha tirato mai, come Darmian, Acerbi, il capitano Lautaro.
Senza stare a fare troppe analisi ci limitiamo a dire che quest’anno l’Inter la Coppa Italia non la vincerà. Ripetiamo, peccato! Ma questa eliminazione deve portare a questa considerazione. In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo (seconda stella), l’Inter non avrà quello che negli ultimi due anni agli occhi della maggior parte è sembrato un premio di consolazione. Vero che la Coppa Italia va ad arricchire la bacheca, è comunque una pagina di storia, ma in questi due anni è apparso qualcosa di poco appagante, rispetto a quel qualcosa in più che si poteva vincere negli ultimi due anni. Tolta la Champions che resta ancora oggi qualcosa di astratto, l’obiettivo che quest’anno non si può sbagliare e lo Scudetto. Lo sappiamo noi tifosi, lo sa la dirigenza, lo sa la squadra. E l’eliminazione dalla Coppa Italia è un segnale da questo punto di vista.