Arnautovic e Sanchez stanno deludendo le aspettative, nonostante chiaramente la difesa del club a tutti i livelli, dall’allenatore fino ai dirigenti. Ecco perché il club si sta interrogando sulla possibilità di intervenire anche in quel reparto. Le condizioni per un nuovo innesto sono però due. La prima, legata al budget: se un’eccezione sarà fatta, in direzione Buchanan, un eventuale secondo innesto dovrà essere a titolo gratuito o in prestito secco. Seconda condizione: è necessaria un’uscita per liberare il posto in rosa. Vanno create le condizioni per l’arrivo di un altro attaccante, questa è la verità. Vale a dire l’addio di Sanchez, principalmente. Il cileno ha offerte dall’Arabia: alcuni club lo avevano sondato già la scorsa estate, prima del ritorno all’Inter. Se il giocatore dovesse aprire a una partenza, ecco che a quel punto l’Inter avrebbe la strada spianata per un nuovo rinforzo.
Il preferito di tutti, in viale della Liberazione ma anche ad Appiano, è Mehdi Taremi. Sempre lui, il centravanti del Porto. Sul quale – questa è la certezza – l’Inter sta lavorando a prescindere anche in prospettiva giugno. Ci sono discorsi approfonditi per portarlo a Milano a parametro zero la prossima estate. Ci sono anche altre piste, altri giocatori che l’Inter monitora e di cui conosce perfettamente la situazione. Un nome è quello di Martial del Manchester United: contratto in scadenza a giugno, i Red Devils vogliono liberarsene già a gennaio, il profilo piace da sempre ad Ausilio nonostante la parabola discendente. E poi c’è Broja, albanese del Chelsea, tornato in campo dopo l’infortunio al ginocchio. A Londra non sta trovando continuità e non è felice della situazione, ecco perché può partire. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.
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