Il giornalista e scrittore di fede nerazzurra Leo Turrini, intervenendo a Tutti Convocati su Radio 24, ha parlato anche della lotta scudetto pizzicando la Juve:
“Ci sono già i tifosi della Juventus che festeggiano il meritato scudetto. Poi sono già angosciato per il Mondiale di F1 che inizia tra due mesi…”.
Turrini: “L’Inter ha il diritto e il dovere di sentirsi orgogliosa”
Il giornalista e scrittore di fede nerazzurra Leo Turrini sulle colonne del Resto del Carlino dopo City – Inter.
“Sarà anche vero che i soldi non garantiscono la felicità. Ma se, come gli emiri di Abu Dhabi, hai i petrodollari che ti escono anche dalle orecchie, beh, puoi permetterti operazioni di mercato che un club non di Premier League può solo sognare di notte. Poi, per carità, Guardiola è un unicum. Con le sue ossessioni riadattate, da quasi vent’anni questo fiero indipendentista porta avanti una idea sana del football: vincere convincendo. In Champions non gli riusciva dal remoto 2011. A cospetto di un simile avversario, l’Inter di Inzaghi era Davide contro Golia. E nella notte di Istanbul lo sapevamo tutti. I tifosi nerazzurri si sono lasciati cullare da una illusione durata una intera primavera, fra Porto, Benfica e Milan. Ma naturalmente la realtà ha i suoi contorni indelebili, ha i lineamenti di Bernardo Silva, Haaland, Stones, De Bruyne… Sia chiaro, però. A prescindere dal risultato, l’Inter ha il diritto e il dovere di sentirsi orgogliosa. Si è riappropriata di una dimensione globale, tredici anni dopo il Triplete. Non era automatico e non è un traguardo da sottovalutare. Nelle ultime tre stagioni, la società di Zhang ha collezionato cinque trofei (uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe nazionali) e ha disputato due finali continentali. In casa nostra, nessuno può vantare un bilancio nemmeno lontanamente paragonabile. Istanbul, in salsa nerazzurra, era come un miraggio. Era una meravigliosa allucinazione collettiva, perché da che parte pendesse il pronostico noi interisti lo sapevamo perfettamente. È stato bello provarci, sissignore. Sarà ancora più bello riprovarci, da settembre in poi…”.
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