Zhang sta pensando a lungo termine e desidera mantenere il controllo del club: la situazione


A oltre 8.000 chilometri di distanza, quasi impercettibile tra le nebbie cinesi, secondo la Gazzetta dello Sport la voce del presidente si è fatta sentire con forza da Nanchino, soprattutto in questi giorni di repentino fervore sul mercato. L’Inter, grazie soprattutto alla determinante decisione di Steven Zhang, è riuscita a precedere tutti e piantare la sua bandiera in Canada, sul palcoscenico mondiale del calcio. Inizialmente, secondo i piani, Tajon Buchanan sarebbe dovuto approdare solo nell’estate del 2024, ma la modifica del calendario degli investimenti è stata dettata dalla situazione fisica in calo di Cuadrado. Quando il direttore generale Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio hanno spiegato l’importanza di agire tempestivamente, anticipando una spesa di 7 milioni di euro, Zhang ha colto l’opportunità con prontezza. Dopo aver visto le prime immagini di Tajon Buchanan con la maglia nerazzurra sui social media, Steven ha scritto immediatamente ai dirigenti complimentandosi per l’operazione. Al di là degli aspetti tecnici, l’acquisto di Buchanan rappresenta un colpo esotico ed internazionale, che apre nuovi orizzonti: questo è ciò che affascina in questo particolare momento in cui Suning ha abbandonato la politica di espansione e si sta concentrando su mercati diversi.

Zhang, le decisioni

Non c’è una data definita per il ritorno di Steven in Italia, ma a Nanchino è segnato sul calendario il 20 maggio: entro quella data, la Grand Tower Sarl, la società lussemburghese che controlla l’Inter, dovrà restituire a Oaktree il prestito di oltre 350 milioni di euro (275 milioni più gli interessi che hanno aumentato la cifra iniziale). Questo è cruciale per evitare che il club finisca nelle mani del fondo americano. Steven è determinato ad evitarlo a tutti i costi, come emerge dalle frequenti telefonate con la sede centrale in viale della Liberazione: il presidente sta pensando a lungo termine e desidera mantenere il controllo del club. Fino ad ora, non ha mai fatto supporre scenari diversi. Per questo motivo, negli ultimi mesi non sono state condotte indagini dettagliate sulla situazione finanziaria dell’Inter, mentre in Cina si sta lavorando intensamente per il rifinanziamento del debito, in stretto contatto con i due consulenti scelti, Goldman Sachs e Raine Group. I tempi sono stretti, poiché una volta presa la decisione, sarà necessario un certo periodo per strutturare tecnicamente l’operazione: quindi tutto dovrà essere definito entro circa un mese. Da un po’ di tempo ci sono discussioni in corso con almeno due fondi di credito interessati, entrambi di origine statunitense, ma il nodo cruciale è legato ai tassi d’interesse che verranno applicati alla nuova operazione: il mercato del credito sta attualmente al di sopra del 16%. Un onere considerevole, ma che in parte può essere sostenuto. In una partita così delicata, non si possono escludere sorprese, ma per Steven l’Inter ha un valore di mercato non inferiore a 1,3 miliardi di euro. E poi c’è la prospettiva di aggiungere una stella allo stemma, un motivo di ispirazione che lo spinge a rimanere: Steven ha il desiderio di rifinanziare il club anche per festeggiare il ritorno allo scudetto.

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