Zazzaroni precisa: “Non credo al complotto a favore dell’Inter: il suo potere è tecnico”

Dopo il polverone alzatosi in seguito alle sue parole a Pressing su Italia 1, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni sul canale Twitch di ‘Contro Calcio’ rettifica il tiro e puntualizza la sua posizione:
“Marotta lo conosco da 35 anni, è in Consiglio Federale e uno dei più ascoltati in Lega. Quando parla lui, parla lui. Non ho detto che può condizionare arbitri o altro e non credo ci sia un complotto in atto in favore dell’Inter. Ma credo che ci siano persone non in grado di gestire questa situazione. In tanti si lamentano, credo che ci sia una questione da risolvere, quella della soggettività del VAR.
Io sono assolutamente favorevole al VAR, l’ho sempre detto. Ma ora c’è un problema di soggettività e interpretazione. Quando ho detto che il VAR è stato introdotto da Tavecchio per due motivi: il primo, il consenso che lui voleva nel Consiglio Federale, ma anche per calmierare un clima che dava la Juventus favorita dagli arbitri. Questo me lo confermò anche Tavecchio e non solo. Oggi lui è morto e non posso chiedergli conferma. C’era questo clima pesante contro la Juventus e si pensava che, introducendo questo strumento, si potesse calmierare la situazione. Non ho mai pensato a complotti in favore dell’Inter, anche visto che le hanno dato un rigore contro al 99′. Ho parlato delle abilità di un dirigente e questo sicuramente ha un peso, visto che può determinare il clima in Lega. In questo momento, il potere dell’Inter è tecnico. Poi, che ci siano stati degli episodi a favore, è un dato di fatto”.

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