Il giornalista Maurizio Pistocchi su X fa l’analisi della giornata di Serie A.
“Parliamo un po’ di calcio, se si può. In questo week end ho visto Juve, Napoli, Milan e Inter. A mio avviso la partita più divertente e interessante è stata quella tra Milan e Bologna: gioco piacevole e tante palle gol create, due pali, due rigori sbagliati, il risultato in bilico sino al 90’. Ma siccome è finita 2-2, sembra sia stato un disastro: per vendere il prodotto calcio – giornali & tv -ormai conta solo vincere o perdere, il risultato che fa il titolo, e il gioco non interessa più a nessuno.
E non si parla del gioco mediocre che abbiamo visto esprimere dalle “grandi”, Allegri che in casa contro l’Empoli penultimo in classifica, dopo essere rimasto in 10, lascia campo e pallone agli avversari, sperando in un contropiede o una palla inattiva, Mazzarri che, con tante assenze, contro la Lazio presenta una squadra ultra-difensiva, 5 difensori 4 centrocampisti e il povero Raspadori a fare la guerra da solo, e pensare che l’anno scorso il Napoli era una boccata di aria fresca nel fetido panorama della Serie A. Inzaghi ha costruito la vittoria della sua Inter sulla fase difensiva -18^partita senza subire gol – blocco basso, ripartenze e gol di Lautaro. Insomma, le “grandi” propongono poco, chi per idea chi per necessità, chi per convenienza, mentre gli italiani impazziscono per il coraggio e il talento di Sinner. Nel calcio, come diceva Galliani: “chi vince è un bravo ragazzo, chi perde una testa di…, cerchiamo di non esagerare, o prima o poi la gente si stanca e il giocattolo si rompe”.