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Inzaghi: “Inter – Juve non sarà decisiva. Stimo molto Allegri. Noi favoriti? Non faccio griglie”

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Alla vigilia di Inter – Juventus, Simone Inzaghi è tornato a parlare in conferenza stampa.

Che tipo di partita si aspetta?
“Senz’altro la partita di domani è importantissima ma non decisiva. Sarà molto combattuta. All’andata non venne fuori una partita entusiasmante, però domani giocheremo in casa e affronteremo nel migliore dei modi una grande squadra che sta facendo un grandissimo percorso”.

Sente l’obbligo di vincere questa partita?
“Chiaramente è l’obiettivo, come tutte le partite. Adesso la classifica, al di là del recupero, è simile a quella della Juve. Sappiamo dell’importanza della gara. Abbiamo grande rispetto della Juve ma giocheremo nel migliore dei modi”.

Che partita si aspetta dal punto di vista tattico?
“Abbiamo giocato tante volte contro la Juve i questi anni. Tutte le partite hanno avuto una storia a se, domani chiaramente sarà molto equilibrata. Dovremo usare tantissima testa, cuore e aiutarci a vicenda”.

Qualche giocatore toglierebbe alla Juve?
“Stanno facendo tutti un percorso straordinario. Hanno giocato 6 partite in meno di noi, ma sono stati tutti bravissimi”.

Domani chi ha più pressioni?
“Tutte e due le squadre avranno pressioni, ma bisogna essere contenti di giocare una partita così importante. E’ giusto che ci sia pressione, ma bisogna essere fieri. Domani nel nostro stadio avremo la spinta dei nostri tifosi e cercheremo di renderli felici”.

Ti aspetti di vedere un’Inter al massimo delle sue prestazioni?
“Questo è l’augurio. I ragazzi si stanno allenando bene. Mancano ancora due allenamenti. Sono tutti disponibili tranne Cuadrado. Come ho detto, sarà una partita importantissima, oltre alla classifica”.

Questa è la partita più importante? L’Inter è favorita?
“Posso solo dire che noi siamo l’Inter e abbiamo grandi responsabilità. Abbiamo fatto partite importanti, ma siamo solo all’inizio. A gennaio abbiamo portato a casa un trofeo al quale tenevamo tanto. Ma non bisogna guardare indietro, bisogna guardare avanti. E’ una partita importante, ma non la più importante”.

Domani l’Inter imporrà il suo gioco?
“Chiaramente noi cercheremo di fare una grande partita. Alla vigilia tu pensi come può essere la partita, ma devi anche ricordarti che avversario hai di fronte, che si preparerà come hai fatto tu e cercherà di metterti in difficoltà. Negli ultimi due anni e mezzo contro la Juve abbiamo fatto 8 partite, tutte diverse l’una dall’altra. Noi come sempre cercheremo di affrontarla bene fin dall’inizio”.

In cosa sei simile Allegri?
“Allegri ha vinto tanto, è un allenatore vincente, esperto, pratico. A me piace molto come allenatore. Abbiamo un’età diversa. Quest’anno ho visto un’ottima Juventus. Ha vinto 16 partite su 21. Per tenere il passo dell’Inter ci voleva una super squadra e i bianconeri stanno dimostrando di esserlo”.

Che atteggiamento dobbiamo aspettarci?
“Dipende da partita a partita e dall’avversario che si affronta. Tante volte ti si prospetta una certa partita, e invece vengono fuori cose che non ti immaginavi. Noi vogliamo fare una grandissima gara, ma non sapppiamo cosa potrà succedere”.

Quanto vi avvantaggia avere un terreno perfetto?
“Oggi andremo lì a fare la rifinitura. Nelle ultime trasferte abbiamo trovato campi perfetti. Adesso San Siro sembra perfetto ed è importante sia per Inter che per Milan”.

Condizioni di Dumfries?
“Dumfries stava facendo un bellissimo percorso, fino all’infortunio a Napoli. Ha avuto dei rallenamenti. Adesso sono contento di lui. Sta tornando il vero Dumfries. Essendo un giocatore fisico deve essere al 100 percento. Nel frattempo in quel ruolo ha giocato benissimo Darmian, è arrivato un nuovo giocatore a prendere il posto di Cuadrado che mi sta soddisfacendo, deve integrarsi ancora nel migliore dei modi, ma sono contento di lui. A breve ci darà una mano”.

Dimarco riposato.
“Federico aveva fato tre ottime gare dopo il rientro. In Arabia aveva speso tanto, così contro la Fiorentina avevo deciso di impiegare Carlos Augusto”.

Non prendere gol può aiutare?
“Certo. Al di là di non prendere gol, le vittorie danno grandissima autostima. Dobbiamo continuare così. Anche questa settimana abbiamo lavorato su dove potevamo fare meglio a Firenze. Noi allenatori dobbiamo andare oltre il risultato. Ovviamente uno vuole sempre vincere, ma ci sono sempre situazioni dove si può migliorare”.

Buchanan può anche fare la seconda punta?
“Buchanan è un ottimo giocatore. Per me è un quinto a tutta fascia. Ha ottimi valori fisici ed è bravo nell’uno contro uno. Ci darà una grande mano. E’ normale che venendo da un altro campionato ha bisogno di tempo, ma diverrà molto utile. Basta pensare a Bisseck, che ha appreso come una spugna e adesso è un titolare effettivo per l’Inter, sarà così anche per Buchanan”.

Come fate ad isolarvi dalle critiche?
“Quest’anno è stata una bella palestra, direi che ci siamo rinforzati. Ma in una grande squadra è normale che ci siano pressioni. La cosa importante è continuare a lavorare nel migliore dei modi come stiamo facendo da circa due anni e mezzo. Sono molto fiducioso, ci siamo tolti diverse soddisfazioni ma bisogna guardare avanti”.

Inter obbligata a vincere: è una bugia o la verità?
“Non mi interessa quello che dicono e fanno gli altri. Abbiamo grosse responsabilità. Non ci nascondiamo ma non faccio griglie. Noi cercheremo di fare più partite possibili. Abbiamo vinto la Supercoppa, purtroppo in Coppa Italia siamo usciti. Adesso ci sono campionato e Champions che affronteremo al massimo”.

C’è qualcosa di Allegri che la mette in difficoltà?
“Come ho detto ho grandissima stima di Allegri. Abbiamo vinto diverse partite con la Juve. I protagonisti però non saremo noi tecnici ma i giocatori che andranno in campo”.

E’ un vantaggio continuare a giocare le coppe o toglie energie?
“Sicuramente è un vantaggio giocare una volta a settimana, inutile negarlo e inutile parlarne. Noi però siamo contenti del percorso in Champions e continuiamo sulla nostra strada. A gennaio abbiamo giocato 5 partite, ce ne aspettano 6 a febbraio”.

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La Redazione