La partita contro la Juventus è sembrata la definitiva consacrazione di Benjamin Pavard ai tifosi dell’Inter. Il difensore domenica a San Siro è risultato tra i migliori in campo, sia dietro (vedi il salvataggio su Vlahovic) sia in avanti (come nell’occasione del gol di Thuram). In generale, il francese ha portato quell’upgrade che volevano la società e Simone Inzaghi.
“Una fantascientifica differenza reti di +41: differenziale avvicinato solo dal +38 del Bayer Leveskusen al comando della Bundesliga. D’altronde è per costruire un rendimento simile che Simone Inzaghi ha voluto fortemente Pavard in estate – sottolinea TuttoSport – privilegiandolo addirittura all’ingaggio di un altro attaccante che in quel momento sembrava la scelta più logica. Quasi paradossale per un ex entravanati, ma perfettamente funzionale alle idee dell’allenatore piacentino. Inzaghi voleva un giocatore eclettico capace di spingere e difendere al tempo stesso grazie al suo passato di terzino destro, poi trasformato anche in centrale-laterale di una difesa a tre. Sono le stesse caratteristiche di Darmian, esibite al meglio nella scorsa stagione. Ma serviva un innesto dotato di ancora maggiore qualità offensiva. Con Pavard l’Inter può duplicare a destra il doppio lavoro di Bastoni a sinistra. Così cresce l’imprevidibilità della manovra nerazzurra che ora può sviluppare questo Tetris di sovrapposizioni su entrambe le corsie”.
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