Roma – Inter è la partita del ‘nuovo’ Henrikh Mkhitaryan. “L’armeno sta vivendo una nuova giovinezza in nerazzurro, atteso da un appuntamento col passato nel suo vecchio stadio – scrive Goal.com -. L’armeno si sta confermando sui livelli eccelsi mostrati nella stagione 2022/23, la prima dopo il soggiorno nella Capitale: la sfida dell’Olimpico sarà dunque tutt’altro che banale per lui, ormai catapultato in tutto e per tutto nel mondo Inter. Arrivato a Roma nell’estate 2019, Mkhitaryan si è fin da subito calato nel ruolo di trascinatore tecnico della squadra allora allenata da Paulo Fonseca. Un’esperienza caratterizzata da un arretramento progressivo del raggio d’azione e da una diminuzione consistente del numero di gol realizzati: 9 nel primo anno, addirittura 15 nel secondo e 5, per concludere, nel terzo. A chiudere il cerchio, la Conference League conquistata a Tirana il 25 maggio 2022, poche settimane prima della scadenza del contratto: il modo migliore per congedarsi da una piazza che non ha mai fatto mancare il proprio amore.
La Roma ci ha provato fino all’ultimo per convincere Mkhitaryan a firmare il rinnovo, uno sforzo che però non ha incontrato il benestare della controparte per diversi motivi”.
“Da trequartista/attaccante esterno, Mkhitaryan è passato ad un ruolo non meno cruciale che lo sta consacrando in età avanzata: mezzala alla sinistra dapprima di Brozovic e poi di Calhanoglu, coloro che all’Inter si sono succeduti in cabina di regia nell’ultimo biennio. L’armeno ha visto calare il numero di contributi diretti alle marcature, ma è sotto gli occhi di tutti l’imprescindibilità a cui ha abituato Inzaghi e tutta la tifoseria grazie all’innata capacità di leggere i vari momenti delle partite, di capire quando c’è bisogno di accelerare o, al contrario, di rallentare. Il tutto unito ad una tecnica sublime che lo rende un illustre ‘pensatore’ del centrocampo: a cui Inzaghi non può proprio rinunciare”.
(FONTE: GOAL.COM)