Tra Milan e l’Inter ci sarebbe stato un riavvicinamento sul fronte stadio. L’agenzia di stampa ANSA riferisce che nelle scorse settimane sono infatti andati in scena due incontri sul tema, summit in cui sarebbe emersa la volontà del club rossonero di riaffrontare la strada nuovamente insieme. In particolare, a metà gennaio c’è stata una call tra Gerry Cardinale, numero uno di RedBird e patron del Milan, e il presidente nerazzurro Steven Zhang, primo contatto ufficiale tra le proprietà dopo un anno e mezzo dall’acquisto dei rossoneri da parte di RedBird.
La richiesta, nel corso della chiamata, è stata quella di tornare ad avere un progetto unico sullo stadio, puntando insieme in particolare sull’area di San Donato per cui il club rossonero nei giorni scorsi ha concluso l’acquisto dei terreni, attraverso la controllata Sportlifecity.
Il secondo incontro è andato invece in scena a inizio febbraio nella sede dell’Inter tra il top management dei due club.
Nonostante sembrasse ormai tramontata l’idea di una ristrutturazione condivisa del Meazza tra Inter e Milan, un’imprevista mossa potrebbe cambiare il corso degli eventi. Secondo quanto riportato da Repubblica, la Webuild di Pietro Salini ha presentato una lettera offrendosi per rinnovare l’impianto di San Siro, riaprendo così la discussione tra i dirigenti dei due club e lasciando aperta l’opzione di mantenere entrambe le squadre a Milano.
Tuttavia, sorge la domanda su quali siano le reali intenzioni del Milan, dato che recentemente ha acquisito i terreni per un nuovo stadio a San Donato. Come osserva Repubblica, entrambi i club hanno progetti al di fuori di Milano, ma allo stesso tempo non hanno mai abbandonato del tutto l’idea di restare nella città meneghina. Mentre l’Inter ha già ottenuto l’opzione su un terreno a Rozzano con il consenso del sindaco locale, il sindaco Sala continua a sostenere l’idea di mantenere il Meazza. Tuttavia, è importante prestare attenzione al fatto che un eventuale ritorno dell’ipotesi di ristrutturazione porterebbe nuovamente alla luce una questione spinosa: la concessione di volumetrie extra stadio a chiunque si assuma la responsabilità di un’operazione così significativa.