Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del recupero della 21^ giornata di campionato a San Siro contro l’Inter.
C’è possibilità di creare problemi all’Inter?
“Mi auguro di sì, senza nulla togliere al valore dell’Inter per il lavoro straordinario che sta facendo dal punto di vista dei risultati e del gioco. E’ un recupero e da domani la classifica sarà quella definitiva. Noi abbiamo poco da perdere e quello che può venire può essere favorevole”.
Cosa le impressiona nella difesa a tre di Inzaghi?
“Il calcio è in continua evoluzione, non è mai statico. Non è solo una questione di numeri, ma anche di evoluzioni e accorgimenti che poi caratterizzano le squadre. Nell’Inter si nota maggiore partecipazione dei portieri, di tutti i difensori. Le prossime mosse dovranno farle gli attaccanti, che fanno fatica ad essere dinamici come i difensori in questo momento. Si cercherà di portare superiorità a centrocampo e costringere gli attaccanti a correre indietro”.
Le prestazioni di Scamacca?
“E’ un ragazzo che si comporta benissimo, lavora tanto e pensa positivo. Non c’è nessun problema Scamacca. Il problema è considerarlo un grande campione ed oggi non è possibile. Magari lavora per diventarlo”.
Gli episodi arbitrali?
“Sono cose che succedevano anche prima. Non mi piacciono ma non mi piacevano ancora prima del Var”.
Qual è la chiave tattica che rende l’Inter più pericolosa?
“L’Inter è una squadra completa in tutto. Inzaghi ha fatto un grandissimo lavoro. Quest’anno sta venendo fuori ancora di più. Nonostante l’Inter abbia una grande storia e tradizione, poche volte la si è vista giocare con questa qualità. Ha vinto scudetti, ma giocare in questo modo è qualcosa di quasi unico. Lo fa in Italia ma anche in Europa. La partita dell’andata è stata equilibrata, ma con qualche nostro errore. Speriamo di ripetere la prestazione in questo modo”.
Scalvini come sta?
“Sta bene, ha superato il problema. In questo momento siamo al completo, ci sono anche i cambi, ma non penso a un grande turnover”.
E’ la volta buona per fare l’acuto a San Siro?
“La situazione è più difficile ma chi lo sa. Per la legge dei grandi numeri può capitare. E’ l’unico campo dove non siamo usciti vincitori. Ci proveremo”.
Cosa manca a Lautaro per arrivare ai livelli di Milito?
“Sono giocatori diversi ma entrambi di grandissimo livello. Lautaro ha vinto un Mondiale. Forse gli manca la Champions, che invece Milito ha vinto. Ma Lautaro è di grandissimo livello pur essendo diverso da Milito”.
Cosa si aspetta contro l’Inter?
“Contro l’Inter sarà tutt’altro che facile rispetto al Milan. Mi aspetto la stessa attenzione nel voler fare risultato. Contro il Milan non è mancata la fdase difensiva, ma il gioco nella metà campo avversaria”.