Fabio Capello è tornato a scrivere sulla Gazzetta dello Sport: “Il secondo tempo giocato con quell’intensità e quella qualità, mettendo in difficoltà una corazzata come la squadra di Pep Guardiola, ha dato consapevolezza a tutti, all’allenatore e ai giocatori, a quelli che c’erano già ma anche a quelli che sarebbero arrivati in estate. C’è stata infatti la forza e la capacità di passare questa mentalità ai vari Sommer, Thuram, Pavard, Frattesi, Arnautovic: siete arrivati in una squadra che non teme nessuno, in Italia come in Europa”.
“L’Inter non cerca di copiare il dominio basato sul possesso palla che impone il City di Guardiola, un modello piuttosto statico che comunque i nerazzurri copierebbero male dato che hanno qualità diverse. Inzaghi è stato bravo a prendere questo indirizzo tattico e a lavorarci con convinzione. Tra Barella, Mkhitaryan, Cahlanoglu e gli esterni come Dumfries e Dimarco, oggi può fare affidamento sul centrocampo più forte d’Europa. La realtà è che tutti dovranno fare i conti con la squadra di Inzaghi. Insieme ai nerazzurri, vedo come favoriti il City di Guardiola, campione uscente, e il Real di Ancelotti, per esperienza, qualità e perché Carletto sa sempre come si portano a casa i trofei. L’Inter però può farcela perché ha potenza, fisicità, tecnica e attenzione, tutte caratteristiche fondamentali per il percorso in Europa”.