Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Atletico Madrid-Inter, ritorno degli ottavi di finale di Champions League.
Che differenza c’è con l’Inter dell’anno e quella di Istanbul?
“Sbagliato dire che questa Inter sia nata ad Istanbul. Io guardo il percorso di questi tre anni. Due anni fa abbiamo superato un ottimo girone, giocando contro Real, Liverpool. La squadra è sempre riuscita a passare il turno e non è una cosa scontata. Domani sappiamo che saprà una partita complicata, contro un avversario che in casa si trasforma, consapevoli che abbiamo un minimo vantaggio”.
Vi aspetta un Atletico molto offensivo…
“Guardando la stagione abbiamo fatto bene contro squadre che ci hanno aspettato e contro altre pià aggressive. Non sappiamo che Atletico Madrid sarà domani. Sappiamo che sarà una partita molto intensa dove dovremo essere bravi a gestire le difficoltà e a fare la differenza”.
Somiglianze con l’Inter del Triplete?
“Sappiamo la storia dell’Inter. Noi siamo una squadra che sta facendo il proprio percorso. L’anno scorso abbiamo ottenuto una meravigliosa finale e quest’anno vogliamo rifare il nostro cammino. Il campionato per ora lo lasciamo da parte, pensiamo partita per partita. In questi due giorni e mezzo abbiamo cercato di prepararci nel migliore dei modi”.
Che partita si aspetta tatticamente?
“Cosa farà Simeone domani non posso saperlo. L’Atletico cambia spesso sistema. Non penso che i moduli facciamo la differenza, la differenza la fanno i giocatori. Io ho ottimi giocatori che vogliono fare una partita importante”.
Ballottaggio De Vrij-Acerbi?
“ho diversi ballottaggi. Acerbi è rientrato sabato scorso, De Vrij sta giocando benissimo. Posso decidere di far riposare una mezzala. A destra ho Dumfries e Darmian che stanno bene. L’unica preoccupazione sono gli indisponibili, Carlos Augusto e Arnautovic che all’andata sono stati fondamentali. Ci avrebbero dato soluzioni in più”.
Thuram osserva il ramadan?
“So che lo osserva Sarr, un ragazzo della Primavera che è venuto con noi qui a Madrid”.
Quanto è importante per un allenatore avere giocatori come Dimarco nello spogliatoio?
“Federico deve essere un vanto per la società Inter. Ha fatto gavetta. Speriamo che in futuro ce ne siano altri di Dimarco. Lo spazio che si è ritagliato è solo merito suo. Titolare all’Inter e in Nazionale. Ho però anche la possibilità di avere un blocco di elementi storici, come Lautaro, Barella”.
Cosa le preoccupa di Simeone?
“E’ un dato di fatto che l’Atletico in casa si trasforma. In casa ha vinto 13 partite su 14 in campionato. Sappiamo tutti cos’è l’Atletico e che grande allenatore sia il Cholo. Noi ci siamo preparati bene sapendo che il Metropolitano per l’Atletico è un punto di riferimento. E’ vero che abbiamo un vantaggio ma non dobbiamo pensarci”.
Sanchez?
“Bisogna fargli i complimenti. E’ arrivato senza aver fatto ritiro, si è inserito nel migliore dei modi ed è ben voluto da tutti. Conosciamo tutti le sue doti. Ha avuto un comportamento esemplare, nonostante Lautaro e Thuram stiano facendo una grandissima stagione. Sanchez, come Arnautovic, è un elemento fondamentale”.