Sime Vrsaljko, doppio ex di Inter e Atletico Madrid, alla Gazzetta dello Sport ha parlato della sua breve esperienza in nerazzurro e degli anni passati con la maglia dei Colchoneros. Di seguito le dichiarazioni:
“Madrid è stata la mia casa per cinque anni, a Milano ho giocato poco ma ho provato emozioni incredibili. Da ragazzino sognavo di firmare con l’Inter e, ancora oggi, i nerazzurri sono i miei preferiti in Italia. Adesso, però, non chiedetemi per chi farò il tifo in Champions: è come scegliere tra mamma e papà…Piero Ausilio mi seguiva già durante i primi anni da professionista, con la Dinamo Zagabria. Poi ha provato a prendermi dal Sassuolo e, alla fine, ci è riuscito dopo due stagioni con l’Atletico Madrid. Avevo appena finito il Mondiale con la Croazia, ma mi portavo dietro un problema al ginocchio che non mi permetteva di spingere quanto volevo. A gennaio ho scelto di operarmi e il club, nonostante fossi in prestito, mi è stato vicino. Li ringrazierò per sempre.
Lautaro era un ragazzino quando ero all’Inter, aveva appena lasciato l’Argentina. Doveva ancora adattarsi al calcio italiano: per un attaccante è molto complicato, anche perché in Serie A i difensori sono sempre difficili da affrontare. Si è ambientato rapidamente, è cresciuto caratterialmente e oggi, secondo me, è tra i migliori attaccanti d’Europa. Uno come lui fa la differenza dentro e fuori dal campo”.