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“Il Milan non ha investito quanto l’Inter”. Ma Sacchi sbaglia i conti, ecco i numeri

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Alla Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi parla del derby. Le differenze tra Milan e Inter secondo l’ex tecnico dei rossoneri.
“Ne ho vissuti parecchi di derby a Milano e so dunque per esperienza che è sempre una gara particolarmente sentita. Non si consuma soltanto in campo, ma va ben oltre. Nelle strade, negli uffici, nei bar, ovunque si parla di questo evento. È normale che sia così. E altrettanto normale sarà vedere i ragazzi di Pioli battagliare con tutte le loro energie per evitare che l’Inter trionfi proprio davanti ai loro occhi. Credo che daranno il duecento per cento, perché è l’ambiente che li spinge e questo è un fattore spesso decisivo in partite tanto cariche di emozioni e di passione.

La stagione del Milan non va giudicata in base al risultato del derby. Sarebbe un errore madornale, e sarebbe un’ingiustizia nei confronti dei protagonisti. Mi spiego meglio. Il Milan sta lottando per conquistare il secondo posto in campionato: so che i rossoneri, per storia, per tradizione e per ambizione, dovrebbero sempre lottare per il primo, ma un piazzamento alle spalle dell’Inter non sarebbe certo da classificare come un fallimento. Tutt’altro, soprattutto se si considera la grande rivoluzione estiva operata sul mercato e le conseguenti difficoltà incontrate nell’assemblare il gruppo. Inoltre il Milan non ha investito quanto l’Inter o quanto altre avversarie.

Dunque, un secondo posto dovrebbe essere applaudito come un buon risultato. E poi c’è sempre l’Europa League, trofeo che nessun club italiano ha mai vinto, e il Milan ha la possibilità di farlo. (…)
Nel finale di stagione la condizione fisica fa spesso la differenza. L’Inter, essendo fuori dalla Champions League e dalla Coppa Italia, ha più tempo per riposare e per preparare la supersfida di San Siro, su questo non c’è alcun dubbio. Pensandoci adesso, credo di poter dire che sarà una partita aperta, dove può davvero succedere di tutto. L’importante è che le due squadre si concentrino su un solo obiettivo: divertire la gente, fare spettacolo, perché abbiamo un disperato bisogno di bellezza”.

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La Redazione