Mentre l’Inter sarà impegnata questa sera contro l’Udinese e le inseguitrici si stanno godendo il loro bottino domenicale, nell’attesa che il corso degli eventi faccia il suo percorso, mi sovvengono alla mente tanti ricordi di quell’Inter che fu, quella del post Triplete. La Banter era nerazzurra.
Fra giocatori improponibili e nomi dimenticati, ci sono però alcuni che avrebbero fatto al caso nostro, adesso? Non per forza titolari, non per forza con doti eccelse, ma uomini prima che professionisti. Quei giocatori che avrebbero meritato di vincere qualcosa con l’Inter, che nostalgicamente ci hanno fatto sospirare: “avete sbagliato solo anno, la squadra è quella giusta”.
Mi viene in mente subito El Trenza Palacio, arrivato nella stagione 2012/2013, 171 partite fino al 2017 e 58 reti. Un attaccante talentuoso -non a caso Bahia Blanca è la sua patria- che faceva reparto a sé, magico, spumeggiante, con gol da fuori area, colpi da biliardo (tacco 10, magia nel derby del 22 dicembre 2013) e tanta, tanta umanità e umiltà. E di “tragedie” sportive ne è stato protagonista non troppo colpevole (vedi Hapoel Beer-Sheva), senza colpo ferire. Quando poi ha lasciato l’Inter e si è ritirato ha usato solo parole al miele per la sua ex squadra.
Un altro giocatore che ha fatto impazzire i tifosi per la sua fede inattaccabile è stato Fredy Guarin, il Guaro per gli amici. Per lui 142 presenze e 23 gol da gennaio 2012 alla stagione 2015-2016. Un centrocampista del tutto privo di senso del dovere, tatticamente parlando, una mosca in ogni parte del campo, grinta, garra, corsa e potenza. E chi si dimentica la famosa telenovela dello scambio fra lui e Vucinic? Tutto fermato dalla folla di tifosi che insorsero contro la società. Anche lui, dopo l’addio, ha avuto solo parole benevole, anzi, nel 2018 si era proposto all’Inter, ma oramai la Banter era stava finendo con l’arrivo di Spalletti.
L’altro calciatore che per la simpatia ha conquistato il cuore di numerosi Inter Fans è stato Yuto Nagatomo. Il giapponese ha collezionato dal gennaio 2011 alla stagione 2016-2017 ben 213 presenze, condite da 13 reti. Non era solo simpatico, di certo non Dimarco né Carlos Augusto, ma un terzino di tutto rispetto, un vero baluardo nella difesa a 4, rapido e incisivo nei primi metri, compagno e amico fuori dal campo per molti. Mai una parola fuori posto, anzi “l’Inter mi resta nel cuore” aveva rilasciato nel 2018, oramai nella rosa del Galatasaray.
I giocatori passano, l’Inter resta. Ma ci sono alcuni che pur non vincendo nulla avrebbero meritato e molti di quelli che hanno vinto non l’hanno meritato a pieno. Chi siamo noi per giudicare? Questi sopracitati si sono contraddistinti per il loro interismo. Ci sono altri giocatori che ritenete meritevoli di entrare nella Hall of Fame o di sedere in un posto in panchina dal post Triplete in poi?