Intervistato a Gazzetta dello Sport Roberto Vecchioni, celebre tifoso nerazzurro, ha parlato della vittoria dello Scudetto. «Lo ammetto, non pensavo di vincere con il Milan, mi sembrava quasi… troppo, e invece per fortuna ho sbagliato previsione. Un tifoso è tale per due caratteristiche che sposo in pieno: gode nell’arrivare primo e gode nel vedere gli altri che lo guardano dal basso. Per questo è un immenso piacere, di quelli che sa regalarci l’Inter. Ma la mia squadra è sempre stellare, celeste, anche quando perde».
«Lautaro? Lui si è un combattente, si butta nel fuoco per salvare l’Inter anche quando non può. È il ”Bandolero stanco”, con quell’ombra un po’ malinconica e latina: non ride mai quando lo intervistano perché si vede che per lui partita di calcio e vita si sovrappongono. Ci rivedo anche “Velasquez”, protagonista di un’altra mia canzone, che non si arrende inseguendo una idea. La sua idea, la nostra stella, l’ha raggiunta… Cosa sogno in futuro? La Champions: con l’Atletico l’abbiamo persa all’andata. E poi il nuovo Mondiale per club. Che bello sarebbe tornare a dirsi campione d’Europa e, magari, campione del mondo».