Nel suo editoriale su Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha parlato della possibilità dell’Inter di aprire un ciclo vincente dopo il 20esimo scudetto appena conquistato.
“Sono d’accordo con il mio amico Marotta: l’Inter può essere all’inizio di un lungo ciclo vincente. A un patto, però: che vengano confermati soltanto gli elementi veramente affidabili, quelli che possono dare qualcosa in più in futuro. Gli altri, quelli che verranno ritenuti non più utili alla causa, siano ceduti. Dico questo perché conosco le trappole del successo: si pensa di essere diventati invincibili, si perde quel pizzico di umiltà che è fondamentale per costruire qualsiasi impresa (…).
Adesso è necessario che i dirigenti si pongano delle domande. La prima è: questi ragazzi ripeteranno ciò che hanno fatto? Lo so che nell’attimo del trionfo non è mai semplice ragionare a mente fredda e conservare la lucidità di giudizio, però è un esercizio imprescindibile se si vuole davvero aprire un ciclo vincente.
Adesso, dopo aver festeggiato per la meritata conquista dello scudetto, i dirigenti e Simone Inzaghi, sempre che non lo abbiano già fatto, devono mettersi attorno a un tavolo e analizzare la situazione. Ci sono ancora margini di miglioramento in questo gruppo oppure ha dato tutto ciò che aveva? C’è la giusta armonia di squadra? Tutti hanno le motivazioni che sono la base per raggiungere grandi traguardi? Inoltre, e qui l’allenatore dovrà dare un parere vincolante, i giocatori sono tutti adatti a giocare “con” la squadra e “per” la squadra? Una volta trovate le risposte a questi quesiti si può pensare di osservare il mercato e di vedere se ci sono delle opportunità da cogliere”.
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