Stefano Sensi andrà a giocare in Arabia Saudita? Il centrocampista dell’Inter è uno dei protagonisti dell’ultima trovata del programma televisivo Le Iene, che ha telefonato 50 giocatori di Serie A fingendosi addetti di mercato interessati a portare calciatori in Arabia. Le “finte” offerte partivano da da 30 milioni di euro all’anno. L’88% dei profili contattati ha accettato, ma in pochi hanno accettato di metterci la faccia decidendo di dare il consenso per la pubblicazione. Sensi ha risposto di voler contattare il suo agente (“Sì, ne parlo con il mio procuratore e la richiamo“). Una volta rivelata la verità, l’italiano ha detto: “È chiaro che quando ci si trova davanti a quelle scelte comunque, alla fine delle fiera, per chi ci va si vede contano tanto i soldi”.
Sensi, i motivi del mancato trasferimento al Leicester
Stefano Sensi dovrà restare all’Inter fino al 30 giugno 2024, giorno della scadenza del contratto che lo lega al club nerazzurro. Eppure in questi giorni era stato dato quasi per scontata una sua cessione al Leicester. C’era persino l’accordo economico tra le parti: circa 2,5 milioni di euro. Il centrocampista era persino volato in Inghilterra per sottoporsi alle visite mediche, tra l’altro superate. La verità, però, è che gli inglesi non hanno mai affondato il colpo. Gazzetta.it riporta i principali motivi di questa trattativa saltata.
“Prima sono saltati fuori problemi con il permesso di soggiorno, poi con la formula del trasferimento e il Fair play finanziario che adesso in Inghilterra è assai temuto a causa delle penalizzazioni di punti inflitte ad alcuni club. Forse, però, la verità è che non tutti al Leicester erano convinti di chiudere l’affare: Maresca si è speso in prima persona per avere l’ex Sassuolo, ma alcuni dei suoi manager (evidentemente) non la pensavano come lui. Altrimenti non avrebbero aspettato l’ultimo giorno disponibile per far volare il giocatore in Inghilterra e cercare di sistemare i documenti”.
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