Paolo Maldini, ex calciatore ed ex dirigente del Milan, a Radio Serie A ha parlato dello scudetto dell’Inter e non solo. Di seguito tutte le dichiarazioni:
“Berlusconi voleva giocare bene e vincere ma rispettando l’avversario. Per un milanista è difficile da accettare, ma lui diceva che se non avesse potuto vincere il Milan gli avrebbe fatto piacere vincesse l’Inter, lo pensava veramente: c’era rivalità ma quest’idea di essere onesto e complimentarsi con l’avversario è stato di grande insegnamento. L’avversario che non sopportavo? Il Ronaldo dell’Inter: a me piaceva andare a fare l’uno contro uno, ma con lui era dura, molto dura. Non si fermava: potevi usare di più il fisico rispetto a oggi, ma anche lui era grosso, veloce e tecnico. Era difficile. La vittoria dell’Inter? E’ molto indicativo quello che è successo: hanno una struttura sportiva che determina il futuro, è stata gratificata con contratti lunghi, c’è stata un’idea di strategia. Non è un caso che il Napoli sia andato male dopo l’addio dell’allenatore e del ds. Si pensa che i giocatori siano macchine ma il supporto a loro è una delle cose più inespresse del calcio. Anche loro hanno bisogno di dire le cose come stanno”.
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