Andrea Bocelli ha parlato a Sportweek del grande amore per l’Inter. “Il giorno del derby ero a Ginevra con un gruppo di amici, una specie di zingarata di quelle che non si fanno quasi più. Ho seguito la partita alla radio, mentre eravamo a cena, con la cuffietta nell’orecchio facendo finta di ascoltare le conversazioni degli altri. La soddisfazione è stata immensa, ma non maggiore perché dall’altra parte c’era il Milan. A me interessava solo vincere lo scudetto”.
“Che cosa mi è piaciuto di più della squadra di Inzaghi? Lo spogliatoio. Simone è riuscito a creare un gruppo di ragazzi che vogliono stare insieme e aiutarsi, perché il calcio è un gioco di squadra e in questo senso l’Inter potrebbe essere un esempio per tutti. Un giocatore di cui non mi priverei mai? Difficile dirlo, hanno giocato tutti molto bene. C’è stata la novità Thuram e l’annata straordinaria di Lautaro, ma ognuno ha dato il suo contributo anche stando in panchina, cercando di dare energia, sicurezza ed entusiasmo agli altri. Se fossi stato alla festa che cosa avrei cantato? Probabilmente l’aria di Puccini, ‘Nessun dorma’, che finisce con il celebre ‘Vincerò vincerò’… Poteva essere un viatico per il campionato a venire e per la Champions”.