Nel suo editoriale su Corriere dello Sport, il direttore Ivan Zazzaroni ha commentato l’addio di Steven Zhang e l’arrivo di Oaktree.
“Ho letto non una ma due volte la lettera di Zhang ai tifosi: confesso di non aver versato neanche una lacrima. Steven scrive «non ero pronto a lasciare l’Inter». Gli ricordo che Oaktree lo era da tre anni, pronto a prendersela. Giorni fa l’espertissimo Alessandro Giudice mi ha spiegato che ci sarebbero tutti gli elementi per realizzare una serie Netflix. Il soggetto, un colosso basato esclusivamente sul credito facile, ottenuto col sistema di favori interno al partito comunista cinese, semina default in giro per il mondo. In due parole – e che nessuno si offenda – una singolare declinazione dello schema Ponzi risoltasi con un’eutanasia finanziaria. Chi può sapere come si comporterà Oaktree? Se fossi interista, tuttavia, mi sentirei un filo più tranquillo, Quasi rassicurato”.
“Due cose buone ha combinato l’educatissimo Steven al quale va la mia simpatia per il fatto di essere stato catapultato a 24 anni dentro un business più grande di lui: la difesa di Inzaghi un anno fa, quando Marotta l’avrebbe volentieri cambiato, e la conferma dello stesso Marotta e di Ausilio fino al 2027, autorizzata in un momento in cui l’incertezza assoluta prevaleva sulle bugie: quei due, sì, i principali fautori della sopravvivenza e dei successi nerazzurri”.
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