Beppe Bergomi, leggenda dell’Inter, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato del rinnovo di capitan Lautaro Martinez e anche di Nicolò Barella, vicecapitano nerazzurro e prossimo al prolungamento di contratto. Di seguito le dichiarazioni:
“Un segnale decisivo. Si era già creato un tam tam che non mi piaceva, quindi la decisione di Lautaro di rinnovare con l’Inter è fondamentale per lanciare il nuovo corso di Oaktree, ma pure per gasare tutto l’ambiente nerazzurro. Anche perché il Toro percepirà comunque un fior di stipendio, ma altrove avrebbe potuto prendere anche di più. E sappiamo quanti colleghi in passato sono stati guidati dalla fame di denaro. Lautaro ha capito quanto l’amore di tifosi e compagni fosse un propellente unico. Sicuramente avrà avuto un peso anche il feeling suo e della moglie per Milano, ma la scelta è anche tecnica. Lui sa che con l’Inter può vincere ancora tanto, mentre l’Inter sa di poter contare su un capitano vero. Perché in passato, quando viveva un momento no in cui non segnava, lo si vedeva più nervoso, quasi intristito. Si vede che ora sente questa leadership, che lotta sempre, lavora per la squadra, aiuta i compagni con grande personalità. Prendete l’ultimo derby, quando è scoppiata la rissa tra Dumfries e Theo è andato lì per dividere, non per fare casino.
“Lautaro mi piace molto, anche altri compagni hanno fatto una stagione strepitosa, ma quando a Sky ho dovuto stilare delle classifiche di merito ho sempre indicato lui. Per la qualità delle prestazioni, ma anche per come ha interpretato il ruolo di capitano. Di sicuro il gruppo Inter ha funzionato alla grande, anche chi ha giocato poco – penso in primis a Frattesi – non ha mai fatto mugugni e polemiche. In tutto questo credo ci siano dei meriti anche del Toro, che è una guida. Quindi la notizia del rinnovo è decisiva per avviare al meglio il progetto legato alla nuova proprietà. Senza dimenticare che a breve prolungherà anche il vice capitano: Nicolò Barella. Altro ragazzo che è cresciuto molto pure nell’atteggiamento. Un tempo lo vedevi lamentarsi, allargare le braccia verso i compagni. Ora invece è più sereno e la sua grandezza è dimostrata anche dalla capacità di sacrificarsi in fase difensiva, cosa che gli è costata qualche gol in meno, per garantire gli equilibri di una squadra che, facendo pochi “uno contro uno”, deve portare tanti uomini oltre la linea della palla. Esponendosi così al rischio delle ripartenze avversarie. Come successo spesso nel 2022-23. Anche lui è fondamentale per questa squadra”
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