La coppia mercato dell’Inter, Beppe Marotta-Piero Ausilio, si è mossa con un’incursione da guerra lampo, come da tradizione quando di mezzo ci sono i contratti più bollenti. Giovedì l’a.d. e il d.s. hanno messo alle strette l’agente di Lautaro, riportato a più miti consigli: alla fine, tutti contenti. Contento il Toro che guadagnerà una fortuna, contento e orgoglioso il popolo nerazzurro per il gesto di amore e buon senso del capitano, contento pure Simone Inzaghi che inizierà la sua quarta stagione in panchina con il miglior giocatore della ditta senza mal di pancia.
Questo rinnovo sudato è la prima spilla che può appuntarsi al petto proprio Oaktree, l’azionista appena arrivato che all’accordo teneva parecchio. E che tiene pure a quelli con Nicolò Barella, in cottura da tempo, e con Simone Inzaghi, da definire la prossima settimana. Capitano argentino, vicecapitano italiano e allenatore della stella sono ormai simboli, attrattori potenti per dare la caccia ai nuovi mercati. Insomma, il fondo voleva evitare a ogni costo una partenza ad handicap e un caso spinoso che si sarebbe trascinato chissà per quanto.
A Nicolò serve solo una penna per legarsi all’Inter fino al 2029, proprio come il compagno Lautaro: partirà da uno stipendio da 6,5 milioni, che salirà facilmente con la parte variabile. Prossima settimana, poi, in viale della Liberazione si rivedrà una vecchia conoscenza: riecco Tullio Tinti, agente di Simone Inzaghi (e Bastoni), con cui limare i dettagli dell’intesa del tecnico dello scudetto. Verrà premiato con uno stipendio da 6,5 e il suo nuovo biennale, il terzo da quando è arrivato a Milano, potrebbe pure avere l’opzione per uno scalino in più: in teoria arriverebbe così fino al 2027, giusto alla fine del primo triennio pensato da Oaktree per far aumentare il valore al club.
Nell’attesa, servirà lavorare con creatività e senza grossi investimenti già in questa sessione di mercato per conservare il vecchio equilibrio. Battere la concorrenza inglese e arruolare Bento, portiere dell’Athletico Paranaense e del Brasile, sarà la nuova missione dell’Inter californiana. Poi ci sarà tempo per concentrarsi (anche) sul difensore: Acerbi non tranquillizza, lì dietro serve un colpo più giovane. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.
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