Al termine dell’Assemblea dei Soci, Giuseppe Marotta ha parlato ai giornalisti presenti in qualità di nuovo presidente dell’Inter: “Emozione grande, essere presidente di una società così importante è veramente qualcosa di emozionante e coinvolgente. Linee guida di Oaktree? Abbiamo affrontato queste tematiche, le linee guida sono state indicate, sempre nel rispetto del concetto di sostenibilità che oggi è parte integrante del sistema calcistico italiano. Bisogna garantire la continuità del club attraverso la sostenibilità e portare avanti la progettualità sportiva”.
Che presidente sarà Marotta?
“Sono un presidente che ama il suo lavoro, credo anche di conoscerlo bene. Sono in un grande club e avrò bisogno di tutto il supporto della macchina Inter, in principal modo di Ausilio, Baccin, Antonello e Zanetti. Il nostro è un modello con grande patrimonio umano e all’interno ci metterei anche tanta competenza, e tanta motivazione”.
Che emozione è e cosa porterà?
“Il valore della memoria è inestimabile e dà grande forza. In mente ora ho Giacinto Facchetti, che forse come profilo si avvicina a me. I tempi dei presidenti mecenati sono finiti, hanno dato tanto e mi riferisco a Moratti, Pellegrini… Oggi il calcio è diverso, ma questi presidenti hanno dato una linea da seguire. Non dimentico Steven Zhang, che pur essendo giovane ha dato tanto. La mia motivazione nasce da chi mi ha preceduto, la forza dell’Inter però non è il presidente ma il patrimonio umano”.
Rinnovi Lautaro, Barella e Inzaghi i prossimi passi?
“Sì… d’intesa con la proprietà proseguiremo su questo. Sono ottimista come lo ero precedentemente, credo che non ci saranno problemi perché questi hanno un forte senso di appartenenza e questo è motivo di vantaggio”.
Oaktree supporterà l’Inter con continuità… C’è possibilità che si torni ad investire?
“Oggi noi dobbiamo garantire la sostenibilità, che passa anche dall’incremento dei ricavi e la valorizzazione delle risorse. Dovremo essere bravi a valorizzarle, questo garantirebbe maggiori introiti che garantirebbero a sua volta un potere di fuoco all’area sportiva. Il termine sostenibilità dobbiamo sempre tenerlo in considerazione”.
Al di là dei rinnovi, quale la prima cosa operativa?
“Intanto ringraziare uno per uno tutti quelli che lavorano con me. Oaktree l’ho già ringraziata, una prova di fiducia inaspettata. Devo essergli grato per la grande opportunità. Poi vorrei fare tesoro e studiare il passato recente, per prendere da ognuno di loro qualcosa. Poi cominceremo a lavorare sempre come facevo prima, con la collaborazione coi proprietari e l’aiuto dei collaboratori”.
La valorizzazione dei ricavi passa anche dallo stadio?
“Certo… Lo stadio di per sé è un asset rilevante di qualsiasi club. Le vicissitudini le conosciamo, del tema se ne occupa Antonello e vi terrà informati lui. Ma l’asset stadio è fondamentale. C’è comunque già grande soddisfazione dai ricavi di San Siro, siamo la squadra con più affluenza con oltre 2 milioni di spettatori complessivi e ricavi per oltre 80 milioni di euro in stagione”.
(fonte: TuttoMercatoWeb)
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