In vista dell’esordio a Euro 2024, Matteo Darmian ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. L’esterno dell’Inter e della Nazionale Italiana ha parlato, oltre al torneo, anche di Simone Inzaghi. “Il rapporto con Inzaghi è fondamentale e vale per tutta l’Inter: con lui ognuno si sente parte di un progetto importante, anche chi gioca meno. E’ un grande allenatore e una grande persona. Cosa rende speciali lui e Spalletti? Inzaghi, anche nei momenti di maggior pressione, riesce a tranquillizzarti: stempera la tensione con una battuta. Spalletti è maniacale sul campo e pretende molto”.
Darmian ha anche parlato un po’ di se stesso nel corso dell’intervista. “Se mi sono mai sentito sottovalutato in carriera? No, ho sempre fatto la mia parte, cercando di essere me stesso. E penso che questa sia la cosa più bella, che ti venga cioè riconosciuto qualcosa per quello che sei. Nessun mental coach, mi bastano e avanzano i miei due figli. Poi cerco di condurre una vita sana e dormo tanto: il riposino pomeridiano è quasi sacro. Mi metto a disposizione e cerco sempre di fare la mia parte meglio possibile. Tatuaggio scudetto? No. I tatuaggi mi piacciono sugli altri, non su di me”.
L’importanza del “blocco Inter” nella Nazionale Italiana in vista dell’Europeo è stata sottolineata da Darmian. “E’ importante perché rende più semplici le cose a livello tattico. Come è importante il blocco italiano nell’Inter per trasmettere i valori del club a chi arriva. Le altre nazionali ci snobbao? Per quello che è la nostra storia, le ambizioni sono alte e dobbiamo puntare al massimo, dando tutto quello che abbiamo. Anche se possiamo non avere la qualità di altri. Partire bene sarà fondamentale”.