Fabio Capello in un’intervista a SportWeek ha parlato dei protagonisti della stagione record dell’Inter di Inzaghi: da capitan Lautaro a Barella fino a Calhanoglu e Marotta. Di seguite le dichiarazioni:
LAUTARO – “Capitano vero, non per la fascia al braccio ma perché come tale si è comportato in ogni momento. Leader positivo, trascinatore in campo e nello spogliatoio. Il fatto che rinnovi il contratto dimostra il suo attaccamento a società, squadra e tifoseria. Ha segnato 24 gol in campiona- to, ma è stato utilissimo anche per i suoi movimenti, per il pressing che porta sui difensori, per come fa giocare i compagni. Fa tutto quello che deve fare un attaccante moderno. Giocatore completo e uomo copertina della Serie A appena conclusa”.
CALHANOGLU – “Oltre a dirigere la squadra con grande intelligenza tattica e visione di gioco, si è anche preso la responsabilità di calciare i rigori. È arrivato a sedici di fila trasformati, non è mica poco: il rigore sembra facile, ma solo quando si segna. Ci vogliono personalità, freddezza e grande fiducia in se stessi, per andare sul dischetto”.
BARELLA – “L’interista è l’uomo che incarna lo spirito combattivo di una squadra, in campo la sua personalità si sente moltissimo. È un leader con qualità tecniche, certamente la miglior mezzala italiana in questo momento. Un altro che mi piace molto è l’atalantino Ederson: corre, contrasta, imposta, si inserisce. Nella costruzione di una squadra, da allenatore sarebbe la mia prima scelta”.
MAROTTA – “Chi se non lui, capace di tenere la barra dritta in un momento di difficoltà finanziarie del club. Tanto capace da far credere che quelle difficoltà sembrava che neanche esistessero”.
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