Arrigo Sacchi ha analizzato Italia-Albania sulla Gazzetta dello Sport: “La partenza è stata orribile, con quella rimessa laterale sbagliata da Dimarco e il conseguente gol dell’Albania, però dopo siamo riusciti non solo a restare in piedi, ma anche a costruire azioni su azioni e a ribaltare il punteggio. Questo è un segnale chiaro: la reazione c’è stata, vuol dire che il gruppo ha valori morali sui quali si devono poggiare le fondamenta del progetto”.
Le parole di Sacchi
“Dai difensori mi aspetto una maggiore attenzione, in particolare nelle situazioni di marcatura a scalare. Non siamo sempre stati precisi. Sono sincero: la retroguardia, in generale, sia nel primo sia nel secondo tempo, non mi ha dato l’impressione di essere perfetta, ma può darsi che mi sbagli. Nel primo tempo siamo riusciti a creare qualche altra buona occasione, oltre ai due gol, tuttavia è necessario che ci sia più movimento. Mi spiego: Scamacca, nella posizione del classico centravanti, deve dettare i tempi, una volta deve venire incontro e una volta deve attaccare lo spazio. L’ho visto troppo bloccato, poco in sintonia con i compagni. Credo che abbia bisogno di conoscere ancora di più i compagni, che debba integrarsi al meglio nella squadra. Spalletti lo aiuterà in questo percorso. Così come aiuterà i centrocampisti a tenere un ritmo di manovra più elevato. Troppo spesso siamo andati lentamente nella metà campo avversaria e, quando si fa così, finisce che ci si smarca poco e male. Jorginho deve alzare il livello e deve imporre una rapidità di passaggio più alta. E poi voglio fare un applauso a Dimarco: ha commesso un errore gravissimo, questo è vero, ma poi ha reagito, non è stato lì a piangersi addosso e ha aiutato la squadra nella rimonta. Dimarco ha qualità tecniche e fisiche importanti, e ora abbiamo visto che ha pure grandi doti caratteriali. È su questa certezza che dobbiamo basarci per dare forza alle nostre speranze”.
Lascia un commento