Lunga intervista rilasciata da Denzel Dumfries al sito Gianlucadimarzio.com. L’esterno olandese, attualmente impegnato con la sua Nazionale a Euro 2024, ha iniziato parlando della seconda stella raggiunta con l’Inter che da definito “meravigliosa”, soprattutto perché giunta nel derby vinto contro il Milan: “è extra special”. Al di là della gioia: “Sono venuto all’Inter nel 2021 con Simone Inzaghi e da allora la nostra missione, il nostro obiettivo era la conquista del campionato e della seconda stella. E sono felicissimo di esserci finalmente riuscito”.
Su Theo Hernandez: “Ci tengo però a precisare che non io provo nessun odio nei suoi confronti anche se no, non penso che andremo mai a cena insieme. Tre Theo e me c’è solo una rivalità sportiva, noi ci rispettiamo e questo è quel che conta”.
Si è poi tornati alla finale di Champions a Istanbul persa contro il Manchester City: “Abbiamo giocato una grande partita ma se il Man City ha vinto significa che hanno meritato. Ma ciò non toglie nulla alla nostra fantastica cavalcata verso la finale. Siamo uomini e dobbiamo accettare la sconfitta”. Denzel però non ha mai abbandonato il sogno europeo: “L’Inter è una grande squadra e se continuiamo a lavorare bene e a crescere riproveremo a vincere la Champions. Ho fiducia nella squadra, nell’allenatore, nello staff e nella qualità miei compagni. Abbiamo ottime chance di vincere questa coppa”.
Come si parla ormai da settimane, se non mesi, la permanenza di Denzel Dumfries all’Inter è in bilico. Anche dalle dichiarazioni del giocatore nel corso dell’intervista traspare incertezza.
“Il mio futuro sarà ancora ad Appiano Gentile? Penso di sì. L’Inter è davvero un grande club di cui io sono innamorato. La gente e i compagni di squadra sono come una famiglia per me. Io mi sento a casa all’Inter. Da tempo stiamo discutendo del mio rinnovo… ma il club era in difficoltà economiche. Poi ora come tutti sanno il club ha cambiato proprietario. Ma durante gli Europei o magari dopo vediamo quello che accadrà”.
“Non è un segreto che mi piacerebbe giocare in Premier League, amo quel campionato e il mio stile di gioco si addice al calcio inglese. Ma è una benedizione di Dio che io possa giocare nell’Inter dove ho vinto sei trofei in tre anni. Come già detto questa è casa mia e la mia famiglia è felice a Milano. Non potrei mai lasciare l’Inter solo per realizzare un ‘sogno’. Il mio sangue è nerazzurro, this is my family! Sono molto legato a tutto l’ambiente compresi i magazzinieri e i dottori… ho davvero un grande rapporto con tutti”.