Paolo Condò sulla Repubblica scrive il perché del flop azzurro agli Europei. Nel suo pensiero, anche un passaggio riguardante il metodo Spalletti, che non ha funzionato. E loda due nerazzurri. “L’insopportabile pesantezza che ha caricato sulle spalle di giocatori già psicologicamente fragili — Barella e Dimarco gli unici leader nei club — ha finito per schiantarli: troppe lezioni di vita, troppi richiami ai tifosi, troppo giogo addosso lì dove l’ultimo bel risultato era chiaramente dovuto a una leggerezza cui Luca Vialli seppe e volle aggiungere con la sua terribile vicenda personale quella nota drammatica — una sola, ma fortissima — che finì di ispirare l’Italia di Mancini“.